ATTUALITÀ

SATHYA SAI BABA – QUANDO LA RELIGIONE DIVIENE INDUSTRIA DA MILIARDI DI EURO

Nella storia di tutte le religioni ci sono particolari momenti storici in cui la figura spirituale di un Dio ultraterreno viene messa da parte per lasciare spazio al più concreto dio denaro. Gadget, immagini sacre, arte religiosa funzionale al mercato e quant’altro, vanno a rimpinguare le casse di associazioni spirituali e di vere e proprie religioni organizzate. Questa prassi è divenuta ormai una regola socialmente accettata e giustificata. Cosa succede, però, se l’economia di un’intera religione girasse attorno ad una sola figura? E se questa figura fosse un santone, considerato al pari di una vera e propria divinità, che negli anni è riuscito a costruire un impero economico valutato circa 12 miliardi di euro?

Se ci trovassimo a fare questa riflessione non potremmo prescindere dall’analizzare la figura del santone Sathya Sai Baba, il più controverso e oscuro personaggio che la religione Indù abbia mai conosciuto. Considerato un vero e proprio Dio, Sai Baba muore nel 2011, stupendo tutti i suoi fedeli sparsi per il mondo che lo consideravano immortale. Bhagwan, cioè il Beato, come lo chiamano i suoi seguaci, si era autoproclamato la reincarnazione di Sai Baba di Shirdi, che nel ‘900 ha rivoluzionato la spiritualità indù, predicando una religione “fusion”, intrisa di elementi induisti e sufi (il misticismo Islamico). Le leggende attorno alla figura del santone sono molte, poiché alcuni credono che sia Krishna, il dio bambino circondato da pastorelle innamorate. Altri che sia addirittura Gesù,  quindi il nuovo messia, tanto che un gruppo di induisti radicali ha ricavato una serie di parallelismi tra le due figure. Per citare alcune dichiarazioni riportate dal sito web induista www.guruji.it:

 

Gesú: “Chiunque desideri seguirmi, rinneghi se stesso e prenda la sua croce e mi segua. Perché coloro che vogliono salvare la loro vita la perderanno e coloro che perderanno la loro vita per la mia salvezza la troveranno.

Sai Baba: “Il servizio senza traccia di ego é il primo scalino nel progresso spirituale dell’uomo. Se un uomo vuole vivere una vita pacifica, deve capire l’importanza del sacrificio. La veritá insita nell’asserzione che l’immortalitá si puó solo ottenere col sacrificio dovrebbe venir bene assimilata. La base principale del progresso spirituale é la negazione dell’ “io” e la gioiosa accettazione del “noi”, che non é altro che l’unione dell'”io” in Lui.

Ciò su cui si basa la filosofia spirituale di Sai Baba sono i principi universale di amore, pace, fratellanza e uguaglianza, comuni a molte religioni e stili di vita pacifici, valori che, ovviamente, non possono essere criticati. Ma ciò che ha avvicinato molte persone alla figura del santone indiano, da comuni mortali fino alle stelle di Hollywood, è stata la sua fama di guaritore. Il tocco “magico” di Sai Baba è stato definito negli anni un vero e proprio talento da prestigiatore, in quanto, oltre a far comparire la cenere sarà da spargere sulla fronte dell’ammalato, il Beato riusciva a materializzare oggetti d’oro e addirittura orologi dal valore di migliaia di dollari. La figura di Baba è talmente controversa da aver spinto un gruppo di suoi seguaci a cercare di ucciderlo nel 1993, a seguito di numerose accuse sul conto del santone, che lo vedevano protagonista di stupri ai danni di giovani fedeli e frode fiscale. Si sa, infatti, che nel 1973, Sai Baba ha fondato il Sathya Sai Central Trust, un Ashram (luogo di meditazione) che di spirituale non ha quasi nulla. Esso comprende centinaia di ettari di terra, templi, un ospedale e liquidità stimata (tra denaro, gioielli e oggetti di valore) attorno ai 12 miliardi di euro.

 

La vita di Sai Baba inizia ad essere meno facile attorno al 2000, con la diffusione mondiale di internet e con la possibilità di molti utenti ed ex fedeli (pentiti) di postare video che dimostrassero inconfutabilmente le “bugie” del santone.

Nel 2004 è stato realizzato dalla BBC un documentario intitolato The Secret Swami Satya Sai Baba, che mostra tutto ciò che negli anni Baba è riuscito a creare, e tutte le controversie attorno alla sua personalità. Nel video è possibile vedere Alaya, una seguace che ha dichiarato di essere stata violentata dal santone: “Ricordo che lui continuava a ripetere, se non fai ciò che dico la tua vita sarà piena di dolore e sofferenza”. In un intimo e potente ritratto, la famiglia di Alaya parla apertamente di come siano stati traditi da colui che ritenevano fosse Dio. Il documentario della BBC, inoltre, affronta il problema della politica indiana che ha per anni ignorato il problema, e che i membri dello stato siano, in verità, diretti affiliati dell’uomo.

A quasi sei anni dalla morte di Sai Baba si continua a parlare di lui e del suo impero spirituale. Un uomo così potente, per forza di cose, non può essere immune a critiche. Ciò che dovrebbe far riflettere è che la sua potenza economica è direttamente connessa alla spiritualità da lui professata e seguita da più di 30 milioni di fedeli sparsi per il mondo. Il Beato Sai Baba ha cercato, con il suo impero economico e spirituale, di alleviare le sofferenze dei propri fedeli, a qualunque costo, e si sa che chi crede che con il denaro si possa fare di tutto è indubbiamente pronto a fare di tutto per il denaro.

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