Il cenone della Vigilia di Natale rappresenta un momento di aggregazione familiare e il menù di ogni tavolata varia in base alle tradizioni regionali di riferimento.
Di seguito troverete tre ricette, relative alle tre differenti aree della nostra penisola: Nord, Centro e Sud Italia.
PASSATELLI
Tradizionale piatto di Natale dell’Emilia, i passatelli – secondo la ricetta originale – prevedono il midollo di bue. Provate anche questa versione vegetariana.
Ingredienti (per 4 persone)
- Pan grattato 200 gr
- Parmiggiano Reggiano 200 gr
- Uova 3
- Limone 1, la scorza grattugiata
- Noce moscata q.b.
Preparazione
Grattugiare il Parmigiano Reggiano e formare un composto insieme al pangrattato, alle uova e alla noce moscata.
Iniziare a lavorare l’impasto. Unire poi la scorza di limone e continuare a impastare bene fino a quando il composto non sarà compatto.
Lasciar riposare 5-10 minuti e ricavare i passatelli, con l’apposito strumento a pressione o con uno schiacciapatate.
Questa è una variante vegetariana della ricetta tradizionale, che prevede l’uso di midollo di bue.
I passatelli possono essere consumati in brodo oppure asciutti, con i frutti di mare o un guazzetto di crostacei.
CAPITONE FRITTO
Il capitone è un secondo piatto tipico della cena di Natale, soprattutto nella cucina partenopea, ma rientra tra i piatti tipici della vigilia del Sud Italia, così come il baccalà fritto e altre tipologie di pesce.
Ecco una ricetta facile per preparare il capitone fritto e, le eventuali rimanenze, in carpione.
Ingredienti
- Farina 00 100 gr
- Farina di mais 50 gr
- Alloro 2 foglie
- Aceto bianco 1 bicchiere
- Olio di semi
- Sale q.b.
- Capitone 2 da 600 gr circa
Preparazione
Per preparare il capitone fritto iniziare prendendo i capitoni e, senza spellarli, suddividerli in pezzi di circa 6 cm. di lunghezza, scartando testa e coda.
Porre i pezzi in uno scolapasta e sciacquarli abbondantemente sotto un getto d’acqua fredda, fino a quando non abbiano perso ogni impurità.
Versare in una padella due bicchieri di olio per friggere e portarlo a temperatura; nel frattempo infarinare bene i pezzi di capitone lavati, unendo le due farine e friggerli lentamente, rivoltandoli spesso.
Perchè risultino ben cotti anche internamente ci vorranno 10 minuti circa: a quel punto adagiarli su carta assorbente da cucina, salare il capitone fritto e servirlo in tavola caldo con un contorno di insalata di rinforzo, che tipicamente viene preparata con cavolfiore lessato, olive verdi, cipolline, peperoni e cetriolini sottaceto e acciughe.
Se avanza qualche pezzo, si può sistemare ancora caldo in una pirofila, spolverizzarlo di sale e irrorarlo con tutto l’aceto e condirlo con le foglie d’alloro. Conservare questo carpione in luogo areato e asciutto e servire il giorno dopo.
PANPEPATO
Il panpepato è un dolce tipico natalizio del centro-nord Italia, per la precisione se ne contendono la paternità la città di Ferrara e l’Umbria. Il panpepato è una ricetta molto antica della tradizione culinaria italiana, viene chiamato così perché ricco di spezie.
Ingredienti
- Miele 300 gr
- Farina 00 350 gr
- Nocciole pelate 150 gr
- Mandorle pelate 150 gr
- Noci sgusciate 150 gr
- Uvetta 150 gr
- Cioccolato fondente 150 gr
- Canditi 150 gr
- Cannella in polvere 1 cucchiaino
- Pepe nero 1 cucchiaino
- Chiodi di garofano 4/5
- Noce moscata mezzo cucchiaino
Preparazione
Mettete a bagno l’uvetta per circa 20 minuti. Poi scolatela e strizzatela leggermente.
Tritate mandorle, noci e nocciole con il mixer. Aggiungete i canditi, tutte le spezie, il pepe e l’uvetta.
Sciogliete il cioccolato a bagnomaria e unitelo al composto mescolando bene.
Sciogliete il miele per renderlo fluido e aggiungetelo all’impasto. Gradualmente aggiungete anche la farina e mescolate bene.
Lavorate l’impasto fino ad ottenere una palla da dividere in due più piccole, ma si possono fare anche dimensioni diverse dividendo in 4 o in 6 parti l’impasto e ottenere dei Panpepati piccolini.
Infornare a 170° per 25 minuti.
Il panpepato così preparato può essere conservato anche per due settimane: riponetelo in scatole di latta per mantenerlo sempre fresco.
Non resta che addobbare le vostre tavole con nastrini e lustrini per l’occasione, bon appétit!
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I tipici piatti della Vigilia di Natale e del Pranzo di Natale napoletano
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