MetisMagazine

COME SMETTERE DI CHIUDERSI ALLA SOCIALITÀ

Caro John,

Sono Francesco, e seguo la tua rubrica ogni mese, affascinato dal coraggio che molti hanno di accettare e affrontare i propri problemi, anche se solamente a livello virtuale. Credo che sia il primo passo per arrivare a risolvere tutto ciò che riesce a danneggiare la nostra stessa vita, fin nella più profonda quotidianità. Ho preso così anche io un po’ di quel coraggio, e ho deciso di scriverti.

Negli ultimi anni ho lasciato che la mia vita sociale andasse alla deriva. Ho iniziato progressivamente a chiudermi, rispetto all’esterno, cercando di uscire di casa, per puro svago, il meno possibile. Non ho smesso di lavorare, o di rispettare i miei impegni: tutto ciò è proseguito come ogni giorno. Ciò che è accaduto è invece il rifiuto di vedere persone fuori per il puro piacere di farlo. Prima iniziai a rifiutare gli aperitivi dopo il lavoro con i colleghi, poi le birre con gli amici, finendo per evitare di varcare la soglia di casa il venerdì e il sabato sera. Il problema? Tutto ciò a me va benissimo. Non mi sono chiuso in casa per un disagio, o perché mi sentissi in qualche modo inferiore o diverso dagli altri. Semplicemente trovo noia, cercando di evitare il più possibile anche quegli eventi inevitabili, come compleanni e simili.

Mi rendo però conto che, a 28 anni, tutto ciò non è un bene per me. Vorrei cercare di uscire da questo circolo vizioso, ma non riesco, per ora, a trovare una via d’uscita da questo mondo che ho chiuso intorno a me.

Ti ringrazio per il tempo che riuscirai a dedicarmi.

A presto

Francesco

Caro Francesco,

Ti ringrazio in primis per la fiducia che mi stai donando, sperando di riuscire a farne buon uso. Capirai che non è facile affrontare tutto ciò in maniera piena attraverso lo schermo di un computer, per cui prendi con le pinze i miei consigli, ricordando che un buon psicologo è la soluzione per comprendere adeguatamente come superare i molti ostacoli che nella vita ognuno di noi incontra.

Da ciò che leggo, mi sembra di intravedere una forte autostima nei tuoi confronti. Ciò mi porta ad escludere che sia un problema, come da te accennato ed escluso, di senso di disagio verso terze persone. Al contrario, credo che tu non trovi soddisfacente il rapporto con gli altri. Non ti senti a tuo agio, come se ciò che diverte gli altri non lo sia per te. Un problema che forse deriva da una serie di compagnie che, oggi, non trovi più adatte a te. Succede spesso, nella vita di ognuno, di prendere strade differenti rispetto alle proprie amicizie, finendo così per vedere il mondo in maniera talmente diversa da non rendere più quelle stesse vite così compatibili. Modi di pensare differenti, esperienze differenti, situazioni differenti: non si smette di provare affetto per quelle persone, ma si sente bisogno di un altro tipo di rapporti.

Il consiglio che mi sento di darti è di cercare di variare le tue conoscenze. Già ti immagino chiedermi “Come?”, e la risposta è in realtà piuttosto semplice. Frequenta luoghi a te più adatti: posti legati ai tuoi hobby, ai tuoi passatempi, ai tuoi interessi. Per farti un esempio, molti lettori si incontrano nelle biblioteche, così come molti amanti dei giochi da tavola si ritrovano in ludoteche o pub che offrono queste iniziative.

Spero che i miei consigli ti siano utili, e non mancare di tenermi aggiornato! Ti auguro tanta fortuna, e un applauso al coraggio di scrivere, poiché è il primo passo per superare gli ostacoli!

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