Essere uno sportivo è sicuramente un ruolo importante, ancor di più quando si tratta di uno degli sport più seguiti al mondo. Parliamo in questo caso del calcio, e dei molti riflettori che, soprattutto in Europa, portano al centro di un vero e proprio palcoscenico mediatico i tanti calciatori che militano nei massimi campionati.
Un’importanza tale da trasformare i calciatori in icone, in idoli, in esempi da imitare, soprattutto per i più giovani. Ecco perché quando diversi scandali, più o meno gravi, colpiscono questo mondo, il danno, a livello di immagine, è a dir poco immenso.
Lo sa bene Radja Nainngolan, stella della Roma, una delle due squadre della Capitale. Nella notte di Capodanno si è macchiato di una bravata ritenuta decisamente eccessiva da più parti: alcool, fumo, e bestemmie trasmesse attraverso i social network. Un messaggio decisamente di squallore, che va ben oltre il concetto di divertimento. Immediate le critiche dal mondo dello sport, oltre che dai media. Ciò che più colpisce è, come già detto, il ruolo che il calciatore ha nell’essere tra i principali idoli dei tifosi, mostrando un comportamento non etichettabile semplicemente con gli eccessi di Capodanno, ma come una vera e propria esagerazione, senza limiti.
Le scuse del calciatore non sono tardate, anche se riescono a risolvere ben poco del danno arrecato dal calciatore non solo alla società, ma al calcio stesso. La dirigenza romanista ha per cui deciso di appellarsi alla possibilità di comminare una sanzione al giocatore, per mostrare durezza nei confronti del gesto. La cifra esatta non è stata diffusa, ma alcuni giornali citano un ammontare della penale vicino ai centomila euro. E se ciò non bastasse, anche il comparto tecnico della squadra capitolina sta analizzando la possibilità di punire il giocatore, lasciandolo in tribuna nella prossima giornata di campionato. Il tecnico Di Francesco deve ancora esprimere la sua decisione definitiva, ma non è esclusa la possibilità di non utilizzare il giocatore. Un segnale importante, soprattutto per l’importanza che Nainggolan attualmente veste nei confronti della squadra. Rinunciare a schierarlo in campo sarebbe un grande atto per dimostrare la gravità di quanto avvenuto.
Importante da ricordare come il calciatore non sia il primo a vivere una situazione del genere. Altri prima di lui sono stati al centro di scandali simili, figli anche delle molte possibilità ormai aperte dai social network. Questa indisciplinatezza degli atleti odierni può dunque essere rimandata semplicemente all’invasività dei mezzi attuali? O è il segnale di un mondo, quello dello sport e soprattutto del calcio, in declino, con un forte abbandono dei valori? La speranza è che le società sappiano mostrare il loro lato più duro, condannando e limitando eventi come il sopracitato.
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