Si sa, ogni regione italiana ha le sue molteplici tradizioni; quando si tratta di ”peccati di gola”, poi, tendiamo sempre ad esagerare.
A Carnevale, la festa più caotica, divertente e folle dell’anno si susseguono un tripudio di leccornie, le più di origine antichissima, con delle leggere rivisitazioni a seconda dei borghi italiani in cui vengono riprodotte.
Non possiamo pensare a questa festività senza pensare alle chiacchiere, alla cicerchiata o al sanguinaccio di cioccolato.
Il fritto, senza alcun dubbio la passione di molti. Ma fare un fritto perfetto non è così semplice come si possa pensare. È sempre bene seguire alcuni suggerimenti pratici.
LE CHIACCHERE
Questo tipico dolce carnascialesco ha origini antichissime. Secondo gli storici risalirebbe addirittura all’epoca romana quando durante i festeggiamenti dei Saturnali venivano distribuiti alla folla che si riversava per strada. Infatti, è un dolce semplice, gustoso e che necessita di pochissimi ingredienti.
Difficoltà: facile
Preparazione: 30 minuti + 2 ore posa dell’impasto
Tempo di cottura: fino a doratura
Ingredienti :
- 3 uova
- 400 gr di farina 0
- 30 gr di zucchero
- 40 gr di burro
- scorza grattugiata di limone (in alternativa va bene anche d’arancia)
- 1 pizzico di sale
- 50 gr di grappa o se preferite rum
- 1 l di olio di arachidi o extravergine d’oliva per friggere
- zucchero a velo
Procedimento:
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- Su una spianatoia formate una fontana con la farina.
- In una ciotola sbattete le uova con zucchero, sale, la scorza di limone grattugiata e il burro a tocchetti.
- Versate il composto precedentemente fatto al centro della fontana di farina e iniziate ad amalgamare con le mani la farina al composto liquido.
- Quando l’impasto comincerà ad amalgamarsi, iniziate a versare lentamente la grappa o il rum.
- Lavorate l’impasto finché non sarà diventato omogeneo.
- Date all’impasto una forma sferica e lasciatelo riposare 2 ore a temperatura ambiente.
- Passate le 2 ore, riprendete l’impasto e dividetelo in 6 porzioni.
- Versate un po’ di farina sulla spianatoia e uno per uno stendete i 6 pezzi di pasta con il mattarello, cercando di fare la sfoglia il più sottile possibile, facendo attenzione a non romperla.
- Prendete una rotella dentellata per tagliare le sfoglie e ricavare le chiacchiere, dandogli le classiche forme a losanga o rettangolari, o comunque le forme che preferite. Volendo potreste usare anche delle forme per i biscotti.
- Mettete a riscaldare l’olio, provando con un pezzettino di impasto se ha raggiunto la giusta temperatura, ovvero se mettendolo nell’olio questo sfrigola dorandosi lentamente , vuol dire che l’olio ha raggiunto la temperatura ideale se invece si scurisce subito, abbassate il fuoco perché significa che l’olio è troppo caldo, oppure immergendo uno stuzzicadente e se intorno compariranno delle bollicine vuol dire che l’olio è pronto per friggere.
- Friggere le chiacchiere, facendole dorare da entrambi i lati cercando di fargli ottenere un bel colorito dorato né troppo scuro né troppo chiaro.
- Fate scolare le chiacchiere fritte su carta assorbente o carta paglia per eliminare l’olio in eccesso.
- Quando le chiacchiere saranno completamente fredde cospargetevi sopra lo zucchero a velo.
LA CICERCHIATA ( O PIGNOLATA)
Anche questo dolce ha origini antichissime e a seconda delle regioni italiane è chiamato con un nome diverso. Alcuni sostengono che sia stato l’Abruzzo a darle i natali. Altri, invece, fanno nascere il dolce in epoche ancora più antiche in territori che ora sono nei confini dell’Umbria e delle Marche. Anche sul nome non c’è un accordo. Si pensa però che il termine Cicerchiata sia di origine medievale e rimandi direttamente alla cicerchia, un legume coltivato in Asia, Africa e anche in alcune regioni italiane;
Difficoltà: facile
Preparazione: 40 minuti
Tempo di cottura: fino a doratura
Ingredienti:
Ricetta per 1 kg
1/2 kg di farina
7 cucchiai di olio
7 cucchiai di zucchero
7 uova
1/2 kg di miele
200 gr di mandorle sbucciate e tostate
Procedimento
Impastate la farina con lo zucchero, le uova e l’olio e realizzate dei lunghi grissini che lascerete riposare per mezz’ora. Tagliateli con lo spessore di un centimetro. Friggeteli in olio di semi. Una volta fritti, scaldate il miele in una pentola capiente e aggiungete i pezzettini di impasto fritto. Amalgamate il composto delicatamente e versarlo in un vassoio e dategli la forma voluta. Dopo aver realizzato la forma, cospargete il dolce con le mandorle pelate e tostate. Si possono decorare anche con zuccherini colorati.
IL SANGUINACCIO DI CIOCCOLATO
ATTENZIONE: la ricetta qui sotto elencata è stata sensibilmente rivisitata.
Il sanguinaccio al cioccolato di Carnevale è una crema dolce a base di cioccolato fondente. Anticamente veniva preparato con il sangue del maiale in cui venivano inzuppate le chiacchiere fritte.
È una crema al cioccolato molto semplice, gustosa e veloce da preparare.
Ingredienti
- 500 ml di latte fresco
- 250 g di zucchero
- 75 g di cacao amaro
- 50 g di cioccolato fondente a pezzetti
- 40 g di farina
- 1 cucchiaino colmo di cannella in polvere
- 1 bustina di vanillina
- 50 g di gocce di cioccolato
Preparazione
Per preparare il sanguinaccio al cioccolato in un pentolino amalgamate bene lo zucchero, il cacao amaro, la farina, la cannella e la vanillina, versate poi il latte poco alla volta facendo attenzione a non formare grumi. Mettete poi il pentolino sul fuoco a fiamma moderata ed appena vedete che comincia ad addensarsi aggiungete i pezzetti di cioccolato fondente continuando sempre a mescolare. Quando la crema ha raggiunto la giusta densità (deve scendere lentamente ma non troppo perché raffreddandosi si addensa sempre un po’) versate il sanguinaccio al cioccolato in una ciotola di vetro e copritela con la pellicola facendola aderire bene ai bordi e lasciate che si raffreddi a temperatura ambiente.
Una volta raffreddato potete aggiungere al sanguinaccio al cioccolato le gocce di cioccolato. Se preferite, potete ridurre la dose di cannella usata.
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