In una società in cui è possibile recensire qualunque tipo di servizio, da quello di ristorazione alle visite ai monumenti storici, arriva Credo360: l’applicazione che recensisce le persone. Da una puntata di Black Mirror(la già nota serie TV) alla realtà, il passo è breve.
Ciò che realmente è messo ai voti è il proprio livello di affidabilità sui social.
Il servizio è stato lanciato da una start-up: l’obiettivo è quello di studiare le interazioni di ogni individuo che offre servizi in rete, in modo da fornire il maggior numero di informazioni possibili sull’affidabilità dei soggetti in questione.
Il sistema di votazione va da 1 a 360, da qui il nome dell’applicazione, ed è possibile votare i propri conoscenti. Ciò che è narrato nel primo episodio della terza stagione “Nosedive”, seppur preoccupante, è diventato realtà.

Frame tratto dalla serie Tv Black Mirror
Ma gli ideatori tengono a specificare che il servizio era già esistente prima dell’uscita dell’episodio.
Credo360 non è il primo esperimento in questo senso, basti pensare all’app statunitense Peeple, che aveva sondato le possibilità di una simile operazione di mercato, ma le potenziali conseguenze nocive ne hanno arrestato l’ascesa.
I punti di contatto e di similitudine con l’app utilizzata in Black Mirror sono molti, ma anche le differenze.
Lacie ne era ossessionata per migliorare la propria posizione sociale e raggiungere il tanto agognato punteggio massimo, per poi aver accesso a servizi migliori e agevolazioni nella vita reale. Cercava, quindi, di piacere a tutti mostrandosi sempre affabile, quasi da risultare stucchevole.
Per cui ogni micro-interazione diventa fondamentale per passare da un 4.2 a 5(punteggio massimo), inoltre tutti i voti hanno lo stesso peso e sono di dominio pubblico.

Frame tratto dalla serie TV Black Mirror
Mentre in Credo360 i voti sono anonimi e sono le interazioni più importanti vengono annotate, i coefficienti sono determinati dalla relazione con la persona e frequenza delle interazioni.
Ecco, quindi, che l’atteggiamento pro sociale, o in questo caso sarebbe più appropriato dire pro social, estremizzato in Black Mirror diventa palpabile, a portata di click(ecco come scaricare Credo360).
Così come il governo cinese “promette” il Social Credit System, per il 2020, per valutare l’affidabilità dei suoi cittadini: dai comportamenti di acquisto, alle interazioni online, dalla posizione di credito alle amicizie. Tutto, chiaramente, basato sulla politica della trasparenza, che si può naturalmente tradurre in politica di controllo.
Poiché non risulta difficile immaginare che il passo tra il controllo dei comportamenti d’acquisto, al controllo delle interazioni interpersonali, sia breve. Diventerebbe quindi fondamentale il tenore dei propri commenti online, inerenti la sfera politica o quella economica, così come la scelta della propria cerchia di amici.
Uno scenario non lontano da quello orwelliano descritto nel celebre romanzo “1984”.
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