ATTUALITÀ

SALENTO PRIDE: UN APPUNTAMENTO DA NON PERDERE

Tra tutti gli eventi, più o meno, mondani che arricchiscono il mese di agosto e le notti estive, ce n’è uno sicuramente degno di nota: il Salento Pride, che si terrà il prossimo 11 agosto a Gallipoli.

Il tema del Pride di quest’anno sarà l’arcobaleno inteso in tutte le sue sfaccettature, non tralasciando alcun tipo di minoranza e persona vittima di discriminazione.

Tra gli organizzatori dell’evento, che non coinvolge esclusivamente la penisola salentina, vi sono diverse realtà locali e regionali:  Ra.Ne. – Rainbow Network in collaborazione con Arcigay Salento La Terra di Oz, Arcigay Puglia,  Non è GrindrSalento & GLBTQ*Matrimonio egualitario Italia 🌈GirasudfilmArcigay Foggia “Le Bigotte”Arcigay BatArcigay BariArcigay Taras ArcobalenoTaranto.

L’Onda Pride sta invadendo l’intera penisola italica da maggio e le ultime manifestazioni si svolgeranno a settembre.

Perché partecipare al Salento Pride

Nell’attuale contesto socio politico venutosi a creare dopo le ultime elezioni politiche, si sente forte l’esigenza di contrastare il clima discriminatorio, verso ogni tipo di minoranza, che sta prendendo piede in maniera sempre più preponderante e violenta nel Belpaese.

Basti pensare alla posizione, dichiaratamente radicale, dell’attuale Ministro della Famiglia e della Disabilità, Lorenzo Fontana, in merito al tema delle famiglie arcobaleno.

Anche sul piano internazionale la situazione non è così rosea: dal clima di accettazione del 2015, con la decisione della Corte Suprema a favore dei matrimoni omosessuali, si è passati alla sparatoria di Orlando al Pulse Nightclub. Fino all’insediamento, dopo pochi mesi, di Trump alla Casa Bianca.

In Russia, invece, sono attualmente vigenti norme che proibiscono la propaganda in difesa dei diritti degli omosessuali.

In altri paesi, per la precisione 72, secondo la ricerca dell’organizzazione internazionale ILGA, essere omosessuali è un reato. In quel caso manifestare è una necessità dettata dalla stessa sopravvivenza.

Partecipare alla parata non è solo un modo per sostenere la comunità LGBTQ (il termine indica una collettività che si basa sulla diversità delle culture come quella sessuale e d’identità di genere: lesbiche, gay, bisessuali, transgender e queer, ndr), ma è un modo per celebrare ogni tipo di “diversità”: la diversità, intesa come varietà, del genere umano.

Oggi non è solo un’occasione di emancipazione, si marcia per sconfiggere la discriminazione sul posto di lavoro, per ricevere un trattamento sanitario equo, per avere egual diritti al pari di ogni essere umano, per generare un clima di accettazione; poiché, indipendentemente dal proprio orientamento sessuale, la tolleranza è alla base della civile convivenza, è la base dell’umanità.

Come nasce il Gay Pride

Le prime manifestazioni in difesa dei diritti degli omosessuali, nascono nel 1969 a New York con i moti dello Stonewall Inn, considerati, per l’appunto, l’atto di nascita del movimento di liberazione omosessuale.

Erano gli anni delle marce per i diritti dei neri, il periodo di avvio del movimento femminista, l’inizio di un risveglio civile e politico che avrebbe portato alla rivoluzione dei costumi sessuali e del diritto di famiglia.

L’intero decennio degli anni ’60 fu caratterizzato da continue tensione fra gli esponenti dei movimenti omosessuali e la polizia: ricordiamo che in quel periodo storico era in vigore la legge che perseguiva penalmente, discriminando quindi apertamente, l’omosessualità descritta come «crimine contro la natura».

Il locale newyorchese che si oppose a tale legislazione, noncurante delle continue retate della polizia e denunce  per violazione delle leggi dello stato, fu lo Stonewll Inn, nel Greenwich Village, che divenne il punto di riferimento per la comunità omosessuale del quartiere.

SALENTO PRIDE_ stonewallii

Così il 28 giugno 1969 si giunse ad un violento scontro tra le persone presenti nel locale e la polizia, che aveva organizzato un raid nelle prime ore del mattino. Appena la voce si sparse fra gli attivisti dei vari movimenti socio politici, le proteste proseguirono, estendendosi alle strade di tutta la città, per i successivi sei giorni.

L’anno successivo, quindi il 28 giugno 1970, si diede vita a una manifestazione chiamata Christopher Street Liberation Day, una marcia pacifica per il riconoscimento dei diritti degli omosessuali e per sensibilizzare l’opinione pubblica al tema della discriminazione.

Nasce così il primo Gay Pride, in un clima di ostilità e violenza, condizioni imposte dai poteri politici.

Fortunatamente, oggi, le manifestazioni a sostegno dei diritti LGBTQ si svolgono in un clima festoso e sereno, ma si sente ancora forte la necessità di marciare per il riconoscimento dei propri diritti.

Programma dell’evento 


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