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LA CULTURA ATTRAVERSO GLI EVENTI. LA TEORIA DI GETZ

Approcciandosi al mondo degli eventi, la principale difficoltà è circoscrivere il campo d’indagine e di approfondimento, riuscendo a fornire una definizione univoca di evento.

Risulta difficoltoso identificare in poche categorie tutte le tipologie di eventi presenti attualmente. Facendo una classificazione per aree di attività, si possono distinguere gli eventi in culturali, religiosi, politici, sportivi, musicali, teatrali, cinematografici, eno-gastronomici, folkloristici, commerciali, tecnologici, associazionistici, sindacali, celebrativi, lavorativi, ecc.

Getz ha elaborato una prima classificazione delle tipologie di eventi, individuando otto categorie di eventi pianificati e alcuni criteri in base ai quali possono essere pianificati. Tali criteri influenzano le scelte strategiche e le modalità di gestione delle manifestazioni, consentendo di cogliere le differenze e le similitudini negli aspetti organizzativi e di impatto sul territorio.

Tipologia di eventi

Tipologia Eventi
Celebrazioni Festival, carnevali, eventi religiosi, commemorazioni
Eventi artistici/di intrattenimento Concerti, festival, mostre, premiazioni artistiche
Eventi d’affari/commerciali Fiere, mercati, meeting, conferenze, convegni
Competizioni sportive Professionali e amatoriali
Eventi educativi e scientifici Seminari, workshop, congressi
Eventi ricreativi Giochi, sport non competitivi, passatempi
Eventi politici/civili Inaugurazioni, visite di autorità, cerimonie di investitura
Eventi privati Celebrazioni personali ( anniversari, feste familiari, riti) ed eventi sociali (feste, riunioni)

Fonte: Getz 2005

Possibili criteri di classificazione di eventi

Cadenza Periodico, unico
Durata e tempi Un giorno, un mese, tipo di giornata e orari
Bacino di attrazione Locale, regionale, nazionale, internazionale
Numero di visitatori Basso, medio, alto
Tipo di accesso Libero, a pagamento, libero ma con biglietto, a inviti
Livello di attenzione da parte dei media Locale, regionale, nazionale, internazionale
Target di riferimento Giovani, anziani, single, famiglie con bambini, residenti, turisti, giornalisti, clienti
Spazi utilizzati Un’area, più aree, aree destinate a eventi speciali, un quartiere di una città
Sede Unica, molteplici (eventi itineranti)
Pacchetto di attrazioni offerte Un unico evento, un evento fondamentale e altre attrazioni minori, più eventi minori
Servizi offerti Informazioni, prenotazioni, trasporti, accoglienza, ristorazioni, sicurezza, sanità, altri eventi di intrattenimento per apprendimento o socializzazione
Tipologia Celebrativa, culturale, ricreativa, folkloristica, lavorativa, religiosa, sportiva, commerciale, politica, fundrasing
Scopo principale Gestione dei flussi turistici, raccolta fondi, intrattenimento, promozione commerciale, miglioramento dell’immagine, incoraggiamento alla partecipazione a un tipo di attività, filantropico, sociale
Tema Culturale, commerciale, sociale
Iniziativa e ownership Soggetti promotori, ideatori, titolari di contenuti e del marchio
Tipo di organizzazione e vari soggetti coinvolti Volontari, professionisti, enti pubblici, soggetti misti ( pubblici e privati), sponsor, aziende fornitrici
Principali fonti di risorse finanziarie Pubbliche, private, sponsorizzazioni, biglietteria, merchandising
Genere Fiera, festival, congresso, concerto, competizione sportiva, mostra, meeting, festività religiosa, expo, commemorazione

Fonte: Getz 2005

Un’ulteriore categorizzazione, che va ad approfondire alcuni aspetti delle precedenti, può essere la seguente:

  • Eventi a calendario/a data libera. Nel primo caso si tratta di eventi che devono essere collocati entro un calendario generale e, pertanto, sono vincolati da altri eventi. In altri casi l’organizzatore è libero di scegliere la data da lui più gradita, senza vincolarla alle scelte degli altri organizzatori, esente inoltre dal richiedere autorizzazioni.
  • Eventi profit/non profit. In molti casi l’organizzazione di un evento si aspetta di conseguire un profitto a valle della manifestazione; in altri casi non vi è questo obiettivo in quanto la finalità è intrinseca all’evento come nel caso di eventi religiosi o politici.
  • Eventi con partecipanti internazionali/locali. Al di là del bacino di attrazione, un’altra distinzione può ricondursi al tipo di protagonisti: talvolta anche una manifestazione locale può avere dei protagonisti internazionali, così come una manifestazione internazionale può contenere, per specifiche ragioni, degli ospiti locali.
  • Evento monotematico/pluritematico. Un’altra distinzione tra gli eventi può riguardare l’impostazione basata su un solo tema, per esempio, la fiera del vino; o un’impostazione basata su molteplici temi, come nel caso della “mostra del gusto”, per rimanere in tema enogastronomico.
  • Evento a organizzazione pubblica/privata. In alcuni casi l’evento è realizzato da un organismo pubblico, come il comune o la regione, mentre in altri casi da una società privata, appositamente creata o specializzata.
  • Evento con sede fissa/sede diversa. Spesso l’evento è organizzato sempre nello stesso luogo, come nel caso del Festival di Sanremo, in altri casi viene svolto in località diverse come nel casi degli Expo.
  • Evento con professionisti/volontari. La complessità organizzativa di un evento, soprattutto quando è circoscritto in una singola occasione, richiede molto spesso il ricorso a volontari, anche per contenere i costi; mentre in altri casi si preferisce avere solo professionisti, che assicurino una maggiore consapevolezza e sicurezza operativa. In molti casi si ricorre ad una formula mista.
  • Eventi monosegmento/plurisegmento. Con riguardo ai destinatari dell’evento si possono distinguere eventi per ragazzi, adulti, anziani, ecc., come nel caso di eventi sportivi destinati a specifiche categorie.
  • Evento con mono-organizzazione/pluri-organizzazione. Per lo più la realizzazione di un evento è svolta da una singola organizzazione, interamente responsabile, ma talvolta esiste un pool composto da più organizzazioni, per ripartire il rischio o per contare su maggiori competenze e relazioni.
  • Eventi con organizzazioni occasionali/organizzazioni stabili. Talvolta viene costituita un’organizzazione ad hoc per gestire uno specifico evento, altre volte si ha un’organizzazione stabile nel tempo dedicata specificatamente all’evento o a più eventi anche diversi tra loro.

Oggi gli eventi assumono il valore che una volta avevano le feste (riti per la comunità), «sono forme di intrattenimento in uno spazio/tempo collettivo che rispondono a domande e bisogni sociali». Ed è proprio per l’attuale valore che hanno per una comunità, per la loro natura composita, per la capacità di attrarre flussi turisti e generare impatti economici e socio- culturali sui territori, che la loro organizzazione e pianificazione non può essere lasciata al caso, bensì deve essere definita e programmata in ogni sua fase.


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