Carismatico e irascibile, una delle menti più geniali del panorama artistico del ‘900. Influente e rivoluzionario, la sua arte ha influito sulle future produzioni artistiche del secolo scorso.
Da bambino prodigio a giovane cosciente delle proprie capacità, in grado di padroneggiare il suo piglio artistico e in grado di comunicare con le sue tele, attraversa diversi periodi in cui a padroneggiare è la scelta di colori monocromatici, come il periodo “blu” o quello “rosa”, fino ad arrivare al Cubismo.
È Pablo Ruiz Picasso, pittore e scultore di fama mondiale, nato a Malaga, in Spagna, il 25 ottobre 1881; già in tenera età rivela una precoce inclinazione per il disegno e la pittura.
Figlio di Josè Ruiz Blasco, professore della Scuola delle Arti e dei Mestieri, conservatore del museo della città, e mediocre pittore. È, infatti, proprio il padre ad iniziarlo al mondo dell’arte, riconoscendo da subito l’innata inclinazione artistica del giovanissimo Pablo, affidandogli la cura di particolari e dettagli di alcune sue tele. Tanto da riporre nel figlio la speranza della realizzazione delle sue ambizioni deluse, immaginando per lui una promettente carriera accademica.
Nel 1891 la famiglia si trasferisce a La Coruna, qui Pablo a partire dal 1892 frequenta i corsi di disegno della Scuola di Belle Arti.
A soli quattordici anni venne ammesso all’Accademia di Belle Arti di Barcellona. Due anni dopo si trasferì all’Accademia di Madrid. Dopo un ritorno a Barcellona, l’ennesimo trasferimento legato a motivi familiari, inizia a frequentare gli ambienti artistici della città ed è qui che inizia a manifestarsi la sua natura esplosiva e rivoluzionaria.
Le tele, gli acquerelli, i disegni a carboncino e a matita che escono dal suo studio di Barcellona in questi anni sorprendono per il loro eclettismo. Inaugura la sua prima mostra personale, il 1 febbraio del 1900, nella sala delle rappresentazioni teatrali di “Els Quatre Gats”, con l’intento di scandalizzare il pubblico ma, al contrario, le sue opere stupiscono e vengono apprezzate. In questo stesso periodo adotta il nome della madre come suo nome d’arte: Picasso.
Nel 1900 effettuò il suo primo viaggio a Parigi, l’influenza di Montmartre e dell’ambiente parigino, hanno una profonda influenza sul suo periodo artistico. Ebbe, infatti, inizio il cosiddetto «periodo blu» che si protrasse fino al 1904. I soggetti ritratti erano soprattutto poveri ed emarginati, dipinti preferibilmente a figura intera, in posizioni isolate e con aria triste. Ne risultavano immagini cariche di tristezza, accentuata dai toni freddi con cui i quadri erano realizzati.

Nudo blu, 1902
A questo seguì il «periodo rosa» caratterizzato da una differente scelta dei soggetti rispetto al precedente periodo, infatti Picasso iniziò a raffigurare personaggi presi dal circo, saltimbanchi e maschere della commedia dell’arte.

Les Demoiselles d’Avignon, 1907
La svolta cubista avvenne tra il 1906 e il 1907, che venne inaugurato con il quadro «Les demoiselles de Avignon», in quegli anni fu legato da un intenso sodalizio artistico con George Braque. Questo fu un periodo di grande sperimentazione in cui Picasso rimise in discussione il concetto stesso di rappresentazione artistica, tramite la semplificazione della forma e del segno, giunse al concetto di struttura della cosa.
La fase cubista durò circa dieci anni, in seguito al suo viaggio in Italia seguì la fase di avvicinamento alla pittura tradizionale. Per poi ricominciare a sperimentare avvicinandosi all’espressionismo e al surrealismo.
A seguito delle vicende socio politiche che colpirono la Spagna e l’intero mondo, Picasso dipinse il quadro «Guernica», esposto nel 1937 in occasione dell’Esposizione Mondiale di Parigi nel Padiglione della Spagna, che rimane probabilmente la sua opera più celebre ed una delle più simboliche di tutto il Novecento.

Guernica, 1937
Negli anni immediatamente successivi la seconda guerra mondiale si dedicò con impegno alla ceramica; la sua produzione artistica, come gli eventi mondani legati alle mostre e alle esposizioni personali, proseguirono fino alla sua morte che avvenne nel 1973, all’età di 92 anni.
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