EDITORIALE XXXIX
LA CONGIURA
La cospirazione è l’azione condotta da più persone per stabilire un accordo segreto per modificare, sovvertire, cambiare radicalmente, a volte con uso di mezzi violenti e coercitivi, un regime, uno stato, una situazione politica o di altro tipo.
“Dovunque e comunque si manifesti l’eccellenza subito la generale mediocrità si allea e congiura per soffocarla.”
IL COMPLOTTO
Vecchio di secoli, capace di aggiornarsi in continuazione, esso si alimenta di alcuni temi o motivi ricorrenti: le tenebre che avvolgono l’operato di sette o società segrete intenzionate ad imporre il loro dominio sul mondo; il gusto per l’orrido, il ripugnante e l’occulto che si ritrova in ogni cultura popolare; il senso di angoscia che colpisce gli uomini dinnanzi ai cambiamenti storici troppo bruschi e il loro bisogno di un capro espiatorio al quale addossare le colpe; l’ossessione del nemico che pervade le società nel momento in cui esse entrano in crisi o in fibrillazione.
Spesso utilizzati come sinonimi, esiste una differenza fondamentale. Differenza che si può riassumere in questa formula: le congiure esistono e sono reali, anche se spesso falliscono. I complotti invece sono delle fantasie letterarie, delle costruzioni fantastiche che non rispondono a nulla di reale.
Dietro la denuncia delle cospirazioni – un tempo tipica dei regimi totalitari, oggi divenuta una pratica corrente anche in quelli democratici – c’è sempre un clima psicologico di sospetto e paura che spinge alcuni uomini a ridurre la complessità del mondo reale ad una causa elementare e onnipotente.
Ma il fatto che i complotti siano quasi sempre costrutti fantastici e immaginari, che non a caso nascono come reazione a eventi storici traumatici, non impedisce che nella storia la lotta per il potere – come Machiavelli più di altri ha spiegato nelle sue opere – sia stata spesso condotta ricorrendo a trame segrete, colpi di mano violenti e macchinazioni.
Si tratta allora di distinguere, sul piano storico e analitico, tra congiura e complotto e di mostrare come solo la prima, per quanto esecrabile come pratica, abbia una consistenza storica reale, dal punto di vista degli esecutori e degli obiettivi perseguiti. Ma si tratta anche di spiegare come e per quali ragioni storiche si sia prodotto questo slittamento – non solo semantico, ma concettuale e politico-culturale – dalla congiura classicamente intesa alla mentalità paranoica tipica del complottismo oggi dominante.
In questo XXXIX numero di Metis Magazine abbiamo voluto affrontare l’intrinseca e affascinante tematica del complotto e della congiura.
Lo abbiamo fatto trattando gli argomenti a 360° con i nostri articoli di approfondimento, le nostre interviste esclusive e le immancabili rubriche.
Come sempre, senza alcuna pretesa di esser stati esaustivi ma solo con l’intento di darvi alcuni spunti di riflessioni vi invitiamo a non perdervi questo originale numero di Marzo.
Buona lettura.
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