L’adolescenza è il periodo in cui ogni emozione è estremizzata e, spesso, non si è grado di riconoscere questo turbinio di nuove emozioni, né si è in grado di gestirlo.
Le trasformazioni non riguardano solo l’aspetto esteriore e il proprio corpo, ma soprattutto la mente. Si vuole trovare se stessi, al di là delle aspettative dei propri genitori. E per intraprendere questo percorso di consapevolezza si necessita di nuovi modelli in cui identificarsi, e pronti ad accogliere la nuova soggettività nascente.
L’accoglienza, in questo contesto, è puramente metaforica poiché si tratta di aderenza a concetti culturali, capisaldi identitari di quella che potrebbe diventare la propria cultura di riferimento.
In un periodo così critico per la crescita personale di ogni individuo, è necessario avere solidi pilastri a sostegno e guide in grado di condurre verso stadi sconosciuti della conoscenza di sé e del mondo esterno.
Ecco le nostre proposte di guide letterarie.
RABBIA – Chuck Palahniuk
“Il motivo principale per cui la gente se ne va dai paesini di provincia “diceva sempre Rant,” è perché così poi può sognare di tornarci. E il motivo per cui ci resta è per sognare di andarsene”.
Con questo Rant voleva dire che nessuno è mai felice, da nessuna parte.”
Ribellione al sistema che, spesso, avviene tramite la decostruzione di sé. Decostruzione che, di sovente, coincide con l’autodistruzione. Ed è proprio questo il tema centrale in Rabbia di Chuck Palahniuk, attorno al quale si sviluppa in una trama complessa e ricca di sottotrame.
È la sottile linea di confine su cui, per tutto il romanzo, si muove Buster Rant Casey. Da adolescente annoiato, in un paesino di provincia, inizia ad entrare in contatto, e a ricercare spasmodicamente, esperienze estreme attraverso le quali contrae la rabbia, una malattia contagiosa. Lasciata la provincia e i suoi conformismi inizia la vita adulta in un contesto metropolitano. In città l’umanità si distingue in due turnazioni di esistenza, i diurni e i notturni, nettamente separati da rigide regole e dal coprifuoco. Alla continua ricerca di esperienze estreme, Rant inizia a partecipare ai party crashing.
Il mondo è in preda al delirio. Intere generazioni omologate che non fanno altro che vivere esperienze di vita fittizie, tanto da mettere in dubbio anche lo scorrere del tempo e la natura stessa della realtà. E forse la rabbia non è che un’estrema difesa.
JACK FRUSCIANTE È USCITO DAL GRUPPO – Enrico Brizzi
“Posso sopravvivere, col pilota automatico, ma vivere è un’altra cosa.”
1992: il chitarrista dei Red Hot Chili Peppers, John Frusciante, lascia inaspettatamente il gruppo, durante una tournèe all’apice della popolarità.
Questo episodio diventa pretesto di riflessione per Alex D., adolescente bolognese, che vive una vita come quella di tanti altri: buona musica, alcuni sogni nel cassetto, una bici e le uscite con l’amico Martino. A rompere questa monotonia arriva Adelaide detta Aidi, ai due adolescenti non servono molte parole per accorgersi di come tra loro esista un’affinità sorprendente, capace di farli comunicare anche attraverso lunghi silenzi e nonostante la lontananza fisica.
Il mix emozionale che Alex vive, associato all’uscita di Frusciante dal gruppo, porta il protagonista ad interrogarsi sul concetto di “uscire dal gruppo” come netta rottura della consuetudine e degli schemi sociali predefiniti. Ma ogni risposta, ogni azione, genera un vortice di ulteriori domande, ma è tramite la bellezza, intesa nella sua interezza, che Alex riesce a vedere uno spiraglio di luce anche lì dove sembra esserci solo oscurità, supera la monotonia della quotidianità e si eleva, riuscendo a “volare”.
NARCISO E BOCCADORO – Hermann Hesse
“Noi due caro amico siamo come il sole e la luna, o il mare e la terra. Noi due, caro amico, siamo il sole e la luna, siamo il maree la terra. La nostra meta non è di trasformarci l’uno nell’altro, ma di conoscerci l’un l’altro ed imparare a vedere e a rispettare nell’altro ciò che egli è: il nostro opposto e il nostro complemento.”
Una profonda amicizia nasce tra Narciso, che si prepara ai voti monastici, e Boccadoro, che orfano di madre viene lasciato dal padre nel convento di Marianbronn per seguire una vita di chiesa. È proprio in questo luogo che avviene l’incontro tra i due protagonisti.
Siamo nel periodo medievale e Narciso e Boccadoro sono le personificazioni dei due principi di apollineo e dionisiaco teorizzati da Nietzsche: Narciso predilige la ragione, Boccadoro l’arte e l’appagamento dei sensi, ma questo lo rende incompleto. Solo quando i due sono insieme riescono a completarsi e a tirare fuori il meglio l’uno dall’altro.
Vengono affrontati temi dall’impronta filosofico esistenziale, e ad imperare sull’intero romanzo c’è la dualità, non solo dei protagonisti, ma delle scelte di vita, fra obbligo e libertà di scelta, fra dovere e essere, fra natura e spirito. È un invito ad un’autoanalisi, per conoscere se stessi e dialogarvi, per scoprire desideri e intenti.
UNO, NESSUNO E CENTOMILA – Luigi Pirandello
“Di quei tempi ero fatto per sprofondare, ad ogni parola che mi fosse detta, o mosca che vedessi volare, in abissi di riflessioni e considerazioni che mi scavavano dentro e bucheravano giù per torto e su per traverso lo spirito, come una tana di talpa; senza che di fuori ne paresse nulla.”
Cosa accade quando si raggiunge la consapevolezza che l’uomo non è ma appare, quindi che l’individuo non è “uno” ma “centomila”, vale a dire possiede tante diverse personalità quante gli altri gliene attribuiscono?
È quello che succede a Vitangelo Moscarda, Gengè per gli amici, un tranquillo e benestante signorotto di provincia, che una mattina specchiandosi, scopre di avere il naso storto. Quindi comprende di avere un aspetto esterno, diverso da come l’aveva sempre creduto fino ad allora, tanto da non riconoscersi nell’immagine riportata nello specchio. Dunque Gengè si sdoppia, accorgendosi però che la sua immagine è sconosciuta e rapportata al numero di estranei che incontra e che, a loro modo, hanno una propria visione di quella realtà, attribuendogli una nuova maschera.
Proprio nel tentativo di sfuggire alle proprie realtà, Vitangelo si deframmenta al punto di non avere più alcuna forma, al punto di diventare nessuno, in un perenne stato di alienazione e spogliato da ogni tipo di maschere.
È tramite la follia che si può giungere all’essenza di se? O è solo un modo per stare al mondo.
Copyright foto: copertina, Rabbia, Jack Frusciante è uscito dal gruppo, Narciso e Boccadoro, Uno nessuno e centomila
Categorie:ATTUALITÀ