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I VAGABONDI – IL MIGLIOR LIBRO DEL 2018 È FIRMATO DA OLGA TOKARCZUK

Edito da Bompiani, I Vagabondi della scrittrice polacca Olga Tokarczuk è sicuramente il miglio libro del 2018.

«La fluidità, la mobilità, l’illusione: sono queste le qualità che ci rendono civilizzati. I barbari non viaggiano. Vanno semplicemente a destinazione o fanno razzie», e questo è il filo conduttore di tutto il libro, che non ha la struttura classica del romanzo, bensì è un insieme di avventure, di viaggi e vagabondaggi legati dalla fluidità dell’esistenza e delle esperienze.

Tanti sono i protagonisti di questo romanzo che esce dalla definizione comunemente accettata di romanzo stesso. Abbiamo il fiume Oder che diventa luogo mentale e metafora del viaggio stesso. Lo incontriamo già nelle prime pagine e subito capiamo che la scrittrice e narratrice della storia e delle storie vorrebbe essere una barca proprio su quel fiume. Sempre in balia degli eventi e delle onde. Per questo l’Oder diviene anche personaggio stesso del libro in relazione alla volontà dell’autrice di somigliarli, di essere imprevedibile.

Abbiamo anche il cuore di Chopen, protagonista di una delle storie più struggenti di questa taccuino, di questa raccolta di riflessioni. Il cuore di Chopin affidato alla sorella del celebre compositore deve compiere un viaggio da Parigi a Varsavia, per poi essere seppellito proprio a casa. Il viaggio del cuore in maniera letterale, in cui tutti i protagonisti si scopriranno diversi da quello che sono stati alla partenza. Il libro racconta anche la storia di Soliman, un bambino nigeriano rapito che crescerà nella corte austriaca e che diventerà una sorta di fenomeno da baraccone anche dopo la morte.

Storie atroci e meravigliose, I Vagabondi racchiude uno spaccato di umanità alla continua ricerca di un motivo per esistere, per sentirsi vivi. È un libro propositivo, inconcluso, in itinere. Il viaggio non è ancora terminato e Olga Tokarczuk sa che un libro finito sul tema del viaggio e della ricerca è impossibile da realizzare tenendo presenti i canoni tradizionali.

La scrittrice rivoluziona il concetto stesso di libro di viaggio, diario di bordo, quello che volete. Lo rivoluziona portandolo ad un livello elevatissimo come mai prima. La volontà più esasperante di curare i dettagli e allo stesso modo lasciare i fili dell’anima così scoperti da riuscire, in ogni istante, a prendere la scossa.

Libri del genere non vengono scritti tutti i giorni, sono perle rare, di cui è meraviglioso godere, magari mentre si viaggia.

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