Al via il 7 Giugno 2019 gli attesissimi mondiali femminili di calcio (Women’s World Cup 2019).
Dopo la delusione scottante per gli italiani di non essersi nemmeno qualificati ai mondiali di calcio maschile dello scorso anno, arriva quest’estate la possibilità di redimersi con una nazionale di calcio, quella italiana, che promette davvero grandi successi.
La nazionale italiana allenata da Milena Bertolini disputerà la sua prima partita in Francia domenica 9 giugno contro l’Australia, l’avversario più temuto del girone C di cui fanno parte anche Brasile e Giamaica. L’incontro, come tutti quelli delle azzurre, verrà trasmesso in diretta tv sulla Rai e noi aspettiamo trepidanti questo evento senza precedenti.
Un campionato, questo mondiale femminile, che non ha lasciato scampo anche alle polemiche che sono state davvero numerose. Purtroppo, le nostre atlete in divisa azzurra non vengono considerate delle professioniste per non parlare della totale disparità di salario con i colleghi dell’altro sesso. Ma, questo potrebbe essere il minore dei problemi se la questione non fosse stata accompagnata da gesti maschilisti, patriarcali e anche misogini. Il fatto che le nostre atlete non siano considerate delle professioniste, porta a galla anche un ulteriore problema. Questo comporta un livello ridotto di tutele (le giocatrici ad esempio non percepiscono contributi), difficoltà nelle cessioni dei cartellini da una squadra all’altra e “rimborsi spesa” al posto degli stipendi.
Davvero inaccettabile se si pensa che queste donne sono atlete a tutti gli effetti e stanno gareggiando in una competizione mondiale e non giocando a calcetto nel campetto dell’oratorio.
Uno spiraglio di luce però c’è e arriva proprio dall’allenatrice: “La Figc – ha spiegato la ct Bertolini, ricevuta in Senato dalla presidente Maria Elisabetta Alberti Casellati(un’altra prima volta, ndr) assieme alle giocatrici in partenza per Parigi – ha dato una svolta al nostro movimento con riforme importanti, i club ci stanno dando prestigio con investimenti significativi, ma il merito è soprattutto delle ragazze, che hanno fatto grandi cose specialmente nell’ultimo anno. Per loro il calcio è stato determinante nel poter realizzare sogni e passioni. Queste ragazze – conclude – rappresentano la bellezza del calcio, stanno facendo vedere un altro modo di fare questo sport, trasmettendo valori positivi”.
Ma, bando alle polemiche, quello che ci aspetta in queste settimane e il questi mondiali femminili di calcio saranno un vero e proprio spettacolo a cui non vediamo l’ora di assistere facendo, ovviamente, il tifo per le nostre atlete che, anche non partendo assolutamente favorite, hanno guadagnato un posto in questo campionato mondiale di calcio femminile, meglio di quello che hanno fatto i loro “colleghi” uomini.
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