Cari Adam&Eva,
sono Flavia, ho 34 anni e lavoro da qualche anno in un ufficio di marketing e comunicazione. Rivesto una posizione lavorativa che mi soddisfa molto e ho sempre vissuto con tranquillità il rapporto con i miei colleghi. Di recente è iniziato un piccolo flirt con un collega in particolare e non vi nego che la cosa mi stuzzica molto. È un flirt innocente, di quelli che mettono di buonumore e che non avranno alcun tipo di seguito.
Non andrei mai oltre, perché penso che sia deleterio per la carriera. Se dovesse finire male le discussioni personali finirebbero, sicuramente, per entrare nell’ambito lavorativo. Non solo si rovinerebbe l’intera armonia in ufficio, oltre la rete di pettegolezzi che ne scaturirebbe, ma rischierei anche di mettere in pericolo la mia posizione lavorativa.
Nonostante penso che sia rischioso continuare flirtare con il mio collega, non riesco a farne a meno, è una situazione che mi appaga e crea quel brio che rende le giornate più allegre.
Pensate che io stia sbagliando portando avanti questo flirt?
Cara Flavia,
non neghiamolo, flirtare è bello! Proprio come tu stessa dici, mette di buonumore e da una verve diversa alle giornate, soprattutto se sono lunghe e spesso noiose.
In ufficio poi si creano molto più spesso le occasioni per flirtare con i colleghi, dalle pause caffè, all’uscita da lavoro. Ma passare da una pausa pranzo condivisa, a finire in un letto, è un attimo! È complicato lavorare e flirtare, senza scombussolare gli equilibri aziendali, per cui dovresti essere molto attenta nel non far andare oltre questo flirt. È sempre meglio che lavoro e vita privata, restino separati, a maggior ragione se pensi di voler fare carriera. Un flirt in ufficio, che finisce male, rischierebbe di rovinare la credibilità e l’affidabilità di entrambi.
Finché resta una situazione innocente, avete via libera per lusinghe e orgoglio appagato! Buon divertimento!
Adam&Eva
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