ATTUALITÀ

LE COLLINE DEL PROSECCO DI CONEGLIANO E VALDOBBIADENE PATRIMONIO DELL’UNESCO

Cin Cin Prosecco! Le colline di Conegliano Veneto e Valdobbiadene, in provincia di Treviso, sono ufficialmente entrate nel patrimonio dell’Unesco.

I 97 chilometri quadrati di declivi vitati e di borghi della Sinistra Piave tra Conegliano e Valdobbiadene diventano l’ottavo sito veneto e il 55esimo sito italiano iscritto nella lista dei patrimoni dell’Umanità.

La proclamazione è avvenuta domenica 7 luglio a Baku (Arzebaijan) durante la 43esima sessione del Comitato mondiale Unesco e su decisione unanime dei 21 Stati membri del Comitato.

L’Italia si conferma il Paese con il più alto numero di tesori a tutela Unesco, rafforzando il proprio primato nel mondo. Tra le candidature italiane a patrimonio immateriale ricordiamo la Dieta mediterranea (2010), la vite ad alberello di Pantelleria (2014) e l’arte del pizzaiuolo napoletano (2017).

«Ci avevamo creduto sin dall’inizio, dieci anni fa, quando demmo avvio al percorso per candidare questa porzione così unica e particolare del territorio veneto a patrimonio dell’umanità. Il riconoscimento del massimo organismo mondiale per la tutela dei beni culturali consacra il lavoro di un intero territorio, il laborioso gioco di squadra, creato tra istituzioni, esperti, produttori e abitanti, per identificare e far apprezzare al mondo intero identità, valori e caratteristiche di un paesaggio plasmato dall’attività agricola e che si è conservato integro e autentico attraverso i secoli. Aver realizzato questo sogno, e averlo fatto insieme, esalta la gioia della vittoria», ha dichiarato il Presidente della Regione Veneto, Luca Zaia.

 

LA CANDIDATURA

La corsa verso la meta iniziò nel 2009 sotto il coordinamento del Ministero delle Politiche Agricole e Forestali. Nell’ottobre 2010 l’Unesco decise di inserire il sito di Conegliano e Valdobbiadene nella lista propositiva nazionale. Dopo dieci anni di studi, progetti, dossier il paesaggio vitivinicolo delle colline del prosecco di Conegliano e Valdobbiadene sono entrati nella World Heritage List.

Un successo importante. Il riscatto di una terra di contadini tenaci che non ha mollato ed è andata avanti fondando un «paesaggio culturale» ora sotto l’egida dell’Unesco, come altre zone vinicole (in Italia Langhe, Roero e Monferrato; in Francia Champagne, Borgogna e Saint-Émilion).

Un’altra medaglia da appendere per il Veneto dopo l’assegnazione a Milano e Cortina delle Olimpiadi invernali 2026.

 

LA VITTORIA E TUTELA DEL MADE IN ITALY

L’Italia rappresenta uno dei Paesi con un considerevole e cospicuo patrimonio agroalimentare e le produzioni costituiscono il nostro  “fiore all’occhiello” nel mondo.

Un riconoscimento importante, un punto di forza per la nostra penisola e per i prodotti Made in Italy d’eccellenza nell’export internazionale.

La conquista italiana però, permette anche di richiamare l’attenzione sul problema delle frodi alimentari, essendo il prosecco, uno dei prodotti più contraffatti in Italia.

Sono molti i prodotti di successo italiano esportati all’estero, così come sono molti i settori nei quali il Made in Italy è indubbiamente il marchio più richiesto e di conseguenza oggetto di contraffazione illegale e di imitazione.

Nel primo caso ci troviamo di fronte all’utilizzo ingannevole dell’indicazione geografica e o dell’alterazione delle scadenze, mentre nel secondo caso all’utilizzo di nomi o immagini che rievocano il nome del nostro Paese (noto come “italian sounding”). Restando nel comparto agroalimentare, ad essere colpito pertanto, non è soltanto il settore enologico ma anche quello legato alla produzione dell’aceto balsamico di Modena IGP, del Prosciutto di Parma e San Daniele. E la lista continua allargando al settore oleario (olio extra vergine d’oliva) ed a quello lattiero – caseario (Parmigiano reggiano, Grana Padano). Prodotti che celebrano il Bel Paese sulle tavole di tutto il mondo. Un fenomeno che ha raggiunto ampia diffusione e che sta colpendo purtroppo anche altre categorie  merceologiche.

E SUI SOCIAL SI BRINDA

Tutti pazzi per il prosecco. Si brinda e festeggia anche sui social.

 

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Immagine in evidenza

Fonte: Comunicato stampa regione veneto

Tweet: Tonia Satriano

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

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