Per ovviare alla nascita di Fight Club sparsi per il mondo, e per non incappare in spiacevoli risse da strada, per le Street della grande mela sorgono le punching bag.
La vita quotidiana è stressante: tutto quel traffico cittadino, i clacson strombazzanti, orde di passanti che invadono le strade. Oberanti impegni lavorativi, ma per nulla soddisfacenti. Ogni mattina si è costretti ad affrontare quella giungla urbana, sognando di essere al chiringuito di qualche isola caraibica. L’unico modo per sfogare le rabbia sembra essere sferrare un pugno ben assestato.
L’utilizzo che se ne può fare è simile a quello dei sacchi da boxe, si possono indistintamente colpire con pugni e calci. Sono stati posizionati vicino a lampioni e pali stradali, in diversi punti della città. Riportano didascalie come «use at your own risk» -usare a proprio rischio, ndr- e «a healthy place for frustrations» -un posto salutare per le frustrazioni, ndr.
L’iniziativa nasce dai creativi della dtttww, acronimo di donttakethisthewrongway, studio di design newyorkese, che lavora a progetti mirati e disarmanti, dalla semplice fruibilità e che possano arrivare a tutti. In occasione della New York Design Week 2019, hanno installato tra le strade di Manhattan i punching bag, pungiball urbani per sfogare la propria rabbia e le proprie frustrazioni.
Come gli stessi ideatori spiegano, a Matador Network, società nordamericana di media digitali «Il concept esplora la progettazione di spazi comuni per sfogare le frustrazioni che tutti noi dobbiamo affrontare e che accadono perché siamo umani. Le punching bag pubbliche offrono uno sbocco per queste emozioni, diventando un mezzo per sviluppare un modo sano di affrontare problemi personali e collettivi in un contesto pubblico».
Conseguenze dello stress urbano
Vivere in città può sembrare comodo. Lavoro a portata di mano, trasporti veloci, negozi sempre disponibili, scuole e servizi a pochi minuti da casa. Metà della popolazione mondiale vive in città e il nostro paese si sta sempre più urbanizzando.
Considerato il numero sempre crescente della popolazione urbana, ci si chiede quali sono le conseguenze dello stress? Il dubbio lecito che lo stress della vita in città possa in qualche modo incidere sul numero delle psicosi registrate, trova conferma nello studio dell’Organizzazione Mondiale della Sanità, che attesta che la depressione colpisce 300 milioni di persone nel mondo.
Della correlazione tra l’aumentato del livello di stress e lo sviluppo di psicosi, se ne è occupato poi un gruppo di ricercatori tedeschi dell’Istituto Centrale di Salute Psichica dell’Università di Mannheim.
Lo studio ha coinvolto 55 volontari, proveniente da zone rurali, piccoli paesi o grandi città svolgere esercizi logico-matematici in condizioni di stress psicologico. I riscontri sono stati i seguenti: i volontari nati e cresciuti in città, hanno mostrato la propensione ad attivare la corteccia anteriore, proprio quella responsabile delle emozioni negative. Così come l’attività dell’amilgada, l’area del cervello che regola emozioni come la paura, è risultata essere elevata, in proporzione, alla popolosità della città di provenienza dei volontari.
Le cause degli elevati livelli di stress per chi vive in città, possono essere molteplici: a partire dal sovraffollamento, quindi dall’inquinamento acustico e ambientale, a finire alla difficoltà delle interazioni sociali, tipiche delle grandi città.
È prematuro dire se i punching bag possano essere parte della risoluzione al problema dello stress, ma sicuramente sono un ottimo espediente per abbassare lo stress level quotidiano.
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