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OGNUNO DI NOI È UNA LUNA: HA UN LATO OSCURO CHE NON MOSTRA MAI A NESSUN ALTRO

Ognuno di noi è una luna: ha un lato oscuro che non mostra mai a nessun altro.

Così scriveva  Mark Twain, considerato il primo vero scrittore americano.

Quanto la metafora della luna ci sia affine non possiamo neanche immaginarlo. Ad essa attribuiamo misteri, leggende e poteri di bizzarre influenze, ci definiamo lunatici ed in base alle situazioni mostriamo i nostri volti, a metà o pienamente. Pienamente si fa per dire poiché come il nostro preziosissimo satellite senza il quale non esisteremmo, abbiamo un nostro lato oscuro che nessuno mai ha visto e mai vedrà. Come la luna siamo caratterizzati di luce riflessa e di ombre provenienti dal nostro Io più nascosto.

Quando ci presentiamo agli altri tendiamo a mostrare il meglio di noi stessi attraverso quotidiani esercizi di gentilezza.

L’altra faccia della medaglia, quella oscura, rimane celata.

E come nella luna lo splendore convive con l’ombra.

Da un punto di vista astronomico la faccia visibile della Luna dalla terra è sempre la stessa in quanto il suo periodo di rotazione è esattamente uguale al suo periodo orbitale.

Questo fenomeno è conosciuto anche come risonanza spin-orbita ed è comune alla maggior parte dei satelliti naturali che compongono il sistema solare.

La faccia nascosta della Luna è stata esplorata solo a partire dal 10 ottobre 1959, quando la cosmonave sovietica Luna 3 la fotografò per la prima volta.

Ebbene, la nostra risonanza spin-orbitale, invece, è piuttosto complicata, ma così come diceva Jung

a quanto possiamo discernere, l’unico scopo dell’esistenza umana è di accendere una luce nell’oscurità del mero essere.

In questo XLV numero di Metis Magazine abbiamo voluto affrontare l’affascinante ed enigmatica tematica delle zone d’ombra dell’esistenza umana attraverso la straordinaria metafora del lato oscuro della luna.

Lo abbiamo fatto trattando l’argomento a 360° con i nostri articoli di approfondimento, le immancabili rubriche e le interviste esclusive.

Come sempre, senza alcuna pretesa di esser stati esaustivi ma solo con l’intento di darvi alcuni spunti di riflessioni vi invitiamo a non perdervi questo originale numero di Settembre.

Buona lettura.

 

@copyright foto copertina:

http://photographyblogger.net/surreal-fine-art-photography-by-adrian-limani/

 

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