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VIAGGIO SULLA LUNA TRA MUSICA, CINEMA E LETTERATURA

Era il 20 luglio 1969 quando l’uomo sbarcava sulla Luna: l’Apollo 11 portava a termine la sua missione. «Un piccolo passo per l’uomo, ma un grande balzo per l’umanità» per citare le parole di Neil Armstrong.

L’emozione attraversava ogni angolo della terra. Un evento entrato nell’immaginario collettivo, celebrato come una tappa fondamentale per la storia della società, ancora oggi come cinquant’anni fa.

La luna, l’unico satellite naturale della Terra, ha nel corso dei secoli ispirato poeti, scrittori, registi e cantanti.  Nel folklore popolare è utilizzata ancora oggi per fare riferimento alla variabilità dell’umore, equivalente alla mutabilità delle sue diverse fasi. Chi, in una giornata no, non si è mai sentito dire: “Hai la luna storta”? Ripercorriamo alcune delle influenze che l’astro per eccellenza ha avuto sulla nostra cultura.

LETTERATURA

Dante Alighieri, il padre della letteratura italiana, dedica alla luna un’intera cantica della Divina Commedia. Il secondo canto del Paradiso si svolge nel cielo della Luna governato dagli Angeli e in cui appaiono, al “sommo poeta”, gli spiriti difettivi che non portarono a compimento i loro voti, tra cui spicca la figura di Piccarda Donati.

Ludovico Ariosto ci racconta la storia dell’Orlando Furioso attraverso gli occhi del paladino Astolfo a cui sono affidate le avventure più incredibili e prodigiose. Nel XXXIV canto del poema cavalleresco, l’istrionico Astolfo verrà incaricato da re Carlo, con la benedizione di San Giovanni Battista, di ritrovare il senno di Orlando. Compirà in sella al suo magico Ippogrifo, un viaggio sulla luna, luogo in cui si può ritrovare tutto quello che viene smarrito sulla Terra.

La luna del “Canto notturno di un pastore errante dell’Asia”, poesia composta da Giacomo Leopardi tra il 1829 e il 1830, è muta ma partecipe delle vicende umane.

Che fai tu, luna, in ciel? dimmi, che fai,
Silenziosa luna?

 

Nell’immaginario popolare i licantropi o comunemente chiamati anche lupi mannari sono degli esseri umani tramutati in lupi famelici facendo strage di innocenti nelle notti di luna piena. Nel 1913 Luigi Pirandello scrisse la novella “Male di luna”, pubblicata nel 1913 sul Corriere della Sera e poi inserita tra le Novelle per un anno nel volume “Dal naso al cielo”. Nel racconto Batà, uno dei due protagonisti principali, si ammala proprio di licantropia dopo l’esposizione alla luce lunare.

 

MUSICA

Dalle note pop a quelle possenti del rock, la luna è stata un’incantevole musa ispiratrice anche per la musica. Protagonista, amica, confidente o semplicemente un’allegoria per parlare dell’uomo.

Nel 1959 la voce calda e sensuale di Fred Bongusto, molto popolare negli anni Sessanta e Settanta, intonava “Guarda che luna”, meditando sulla fine di un amore. Il brano scalò  prepotentemente le classifiche di quell’anno ed è ancora oggi un classico intramontabile.

Guarda che luna, guarda che mare
Da questa notte senza te dovrò restare
Folle d’amore
Vorrei morire 

Nel 1964, quando lo sbarco della luna era ancora lontano, Frank Sinatra, mette le ali all’amore rendendo immortale “Fly me to the moon”, scritta da Bart Howard dieci anni prima. “Portami sulla luna, in altre parole baciami, in altre parole prendi la mia mano”.

Nell’anno della missione Apollo esce il singolo “Space Oddity” di David Bowie, un vero e proprio elogio allo spazio attraverso la storia di Major Tom entrata ormai nell’antologia pop. La genesi del brano ha sempre lasciato un alone di mistero, pare che Bowie abbia giurato di essersi ispirato al film di Stanley Kubrick “2001 Odissea nello spazio”.

Il cantautore bolognese Lucio Dalla firma nel 1978 “Anna e Marco”, storia di due personalità differenti ma unite dalla volontà di credere nel futuro, mano nella mano, illuminati da una Luna che «è una palla»

Il re del pop Michael Jackson, durante lo show del 25º anniversario della Motown, denominato Motown 25: Yesterday, Today, Forever, fece il primo moonwalk sulle note di Billie Jean. Il suo passo divenne celebre e fu impiegato in tutti i suoi tour mondiali.

Al Festival di Sanremo 1991, Pierangelo Bertoli e i Tazenda presentano il brano “Spunta la luna dal monte”. Il testo descrive un paesaggio della Sardegna in cui la luna sorge da dietro le montagne. L’astro non riesce però ad illuminare le vite dei dimenticati i disamparados,  in dialetto sardo, ai margini della società.

CINEMA

“Viaggio nella Luna” (Le voyage dans la Lune), film muto del 1902 realizzato da George Melies, è considerato uno dei capolavori del cinema ai suoi esordi. Il film, tratto liberamente dai romanzi “Dalla Terra alla Luna” di Jules Verne e “I primi uomini sulla Luna” di H. G. Wells di genere fantascientifico, racconta le vicende di un gruppo di esploratori dai nomi bizzarri e curiosi, come Nostradamus o Micromega, che arrivano sulla luna a bordo di una navicella che si conficca sul volto del satellite.

“First Man – Il primo uomo” diretto da Damien Chazelle, con protagonista Ryan Gosling nel ruolo di Neil Armstrong, è il più recente lungometraggio dedicato alla storia della missione Apollo 11.

 

In  “Una settimana da Dio”, film del 2003 diretto da Tom Shadyac, Bruce Nolan (Jim Carrey) avvicina il corpo celeste per fare colpo su Grace Connelly (Jennifer Aniston). Una delle scene più riuscite del film.

Totò nella luna” diretto da Steno nel 1958 è una parodia dei film di fantascienza sulla conquista dello spazio popolari all’epoca, tra i quali “Uomini sulla Luna” del 1950 e “L’invasione degli Ultracorpi” del 1956.  Un viaggio sulla Luna tra risate, equivoci, spie e lazzi.

Nel 1968, un anno prima dell’Allunaggio, Stanley Kubrick consegnava “2001: Odissea nello spazio”, portando gli uomini sulla Luna anche se, nella finzione, la missione alla ricerca del misterioso monolito nero, avviene nel 1999, 18 mesi prima della Missione Giove raccontata nel film.  Un capolavoro, un film unico che ha segnato, con il suo stile imitato e inimitabile, la storia del cinema di fantascienza. Una favola apocalittica sul destino dell’umanità e dello sviluppo tecnologico.

 

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