Edimburgo, capitale scozzese e riconosciuta dall’UNESCO Patrimonio dell’Umanità, è una città dal fascino misterioso. Dalle maestose costruzioni, che vanno dall’epoca medievale della Old Town, allo stile georgiano della New Town, alle distese verdi e aree di interesse naturalistico che circondano l’intera città. Anche gli scorci più nascosti, che si aprono tra un palazzo e l’altro e nelle corti più segrete del labirinto di closes e wynds, nascondono antichi misteri e storie degne di nota.
Nonostante la maggior parte dei turisti si concentri nei mesi estivi, precisamente da giugno ad agosto, sfruttando le 17 ore di luce che permettono di visitare meglio la città, la capitale scozzese è affascinante in qualsiasi periodo dell’anno. Agosto, inoltre, è il mese dei festival, tra cui spicca il Fringe Festival, il più conosciuto e che richiama migliaia di visitatori e artisti da tutto il mondo.
Andiamo a scoprire cosa visitare in città, suddividendo le escursioni in aree di interesse naturalistico, tour letterari e visite museali.
Una passeggiata lungo fiume
Il Water of Leith è un itinerario escursionistico e ciclistico, che si snoda lungo fiume da cui prende il nome, si estende per circa 15 km e termina nel Porto di Leith, sfociando nell’affluente di Forth. Quest’area rurale si trova a pochi metri dalla vita cittadina di Edimburgo, ed è un importante habitat naturale per la fauna selvatica locale come martin pescatori, anatre, cigni e lontre marine.
Durante la camminata si attraverserà il Dean Village, il pittoresco quartiere che nel 1700 ospitava una comunità di mugnai, attualmente convertito in una delle zone residenziali più ambite della capitale scozzese.

Dean Village, foto di Tiziana Giannitelli
Seguendo l’intero percorso del fiume, la passeggiata terminerà a Balerno, il margine sud-occidentale della città, ma si può sostare a Stockbridge, storicamente considerato il quartiere bohémien di Edimburgo e dove hanno vissuto poeti, pittori e artisti. È tuttora considerato il quartiere più alternativo della città, con i suoi negozi di antiquariato e vintage, e il suo Stockbridge Market, il mercato domenicale che offre prodotti di artigianato e gastronomia locale.
A conclusione della giornata alla scoperta dei caratteristici quartieri del Dean Village e di Stockbridge, concedetevi una rilassante passeggiata all’interno del Royal Botanic Garden, in cui si alternano scenari fantastici: piante comuni e rare, il giardino cinese e quello roccioso, lo stagno, il boschetto e le serre vittoriane. L’ingresso ai giardini è gratuito.
Parchi, parchi e ancora parchi
Edimburgo è piena di aree verdi e parchi in cui cercare ristoro dopo lunghe passeggiate, alla fine di una giornata di lavoro, in cui praticare sport all’aria aperta o organizzare un barbeque con gli amici.
Holyrood Park è, in assoluto, uno dei più grandi parchi della città, si estende per 260 ettari e presenta un ambiente naturale molto vario, da laghi, a colline e giardini. Denominato anche Parco della Regina, poiché accanto si trova la residenza ufficiale della famiglia reale in Scozia, oltre ad essere stato terreno di caccia dei sovrani scozzesi.
Proprio di fronte la residenza reale, sorge lo Scottish Parliament Building, esempio di architettura moderna in contrasto con l’assetto medievale del resto della città, costruito nel 2004 e simbolo del recupero del potere legislativo da parte del popolo scozzese.
La collina più imponente di Holyrood Park è l’Arthur’s Seat, la collina vulcanica più alta di tutta Edimburgo. Con i suoi 251 metri di altezza, si impone sullo skyline della città, rappresentando uno degli elementi caratteristici della stessa, oltre ad offrire un panorama mozzafiato.
Un’altra altura panoramica da cui è possibile osservare l’intera città è Calton Hill, l’acropoli che ospita numerosi monumenti commemorativi., come il National Monument of Scotland e il Nelson’s Monument. Il primo fu edificato in memoria dei caduti delle Guerre Napoleoniche, il secondo fu costruito in onore dell’ammiraglio Nelson, che sconfisse le flotte francesi e spagnole a Trafalgar. Dalla parte opposta della collina sorge il Monumento a Dugald Stewart e l’osservatorio astronomico della città.

Calton Hill, foto di Tiziana Giannitelli
Scendendo da Calton Hill, è possibile incrociare subito Princes Street, una delle strade principali di Edimburgo, anche set a cielo aperto della scena di apertura della celebre pellicola cinematografica Trainspotting. La strada è costeggiata dai Princes Street Gardens, i giardini che separano la Old Town dalla New Town e se cui svetta il Castello che custodisce i gioielli della Corona scozzese. L’area dei giardini un tempo era occupata dal Nor Loch, il lago che aveva funzione difensiva per la città. Nel periodo natalizio i giardini accolgono mercatini a tema e attrazioni come The Edinburgh Eye , la ruota panoramica di 33 metri, lo stesso accade durante il periodo estivo.
Infine, nella zona in cui sorge il campus universitario di Edimburgo, è possibile trovare uno dei parchi più popolari della città e sicuramente uno dei più frequentati, The Meadows.
Oltre ad essere caratterizzato dall’ampio prato verde, il parco offre aree attrezzate per praticare lo sport che si preferisce: tennis, cricket, croquet, rugby o calcio. Si può andare in bicicletta lungo percorsi ciclabili. Grazie alla sua popolarità, inoltre, The Meadows è sede di diversi eventi sia sportivi, che culturali. È una delle sedi del famoso Fringe Festival, in particolare l’area dedicata agli spettacoli di performing arts.
Edimburgo letteraria
La Scozia è nota per aver dato i natali a tre dei maestri della letteratura mondiale: Sir Walter Scott, Robert Burns e Robert Louis Stevenson, padre letterario di Dr. Jeckyll & Mr Hide.
Impossibile, quindi, non iniziare il tour letterario di Edimburgo con il Writers’ Museum, che si trova all’interno dello straordinario palazzo di Lady Stair, costruito nel 1622. Le vite dei tre scrittori sono narrate all’interno del percorso espositivo delle sale del palazzo attraverso manoscritti, libri, ritratti e numerosi oggetti personali.
Per onorare, invece, l’antica tradizione del racconto tramandato oralmente, da meno di 20 anni, è stato riaperto al pubblico uno dei vicoli più famosi della Old Town: il Mary King’s Close. Questo luogo fu testimone delle storie delle vittime di pestilenze e assassinii, oggi protagonisti delle leggende della città.
Passando alla letteratura contemporanea, tappe obbligatorie per tutti i fan della saga di Harry Potter sono: The Elephant House, Nicolson’s Cafè(ora Spoon), il cimitero di Greyfriars.

Cimitero di Greyfriars, foto di Tiziana Giannitelli
Prima che i manoscritti della Rowling ricevessero il largo consenso del pubblico, la scrittrice passò periodi difficili, come quello immediatamente successivo al suo trasferimento ad Edimburgo, che la vedevano con scarse disponibilità economiche e in cerca di ispirazione. Fu, infatti, proprio la capitale scozzese ad ispirare tanti dei luoghi descritti nei diversi episodi di Harry Potter e alcune delle lapidi presenti nel cimitero di Greyfriars Kirkyard abbiano fornito l’ispirazione alla scrittrice per delineare alcuni dei suoi più famosi personaggi nei romanzi. Come ad esempio Thomas Riddell che potrebbe aver ispirato il nome del malvagio antagonista del maghetto, Lord Voldemort. O la tomba di William McGonagall, poeta non molto acclamato del Regno Unito, che avrebbe ispirato l’autrice per il nome del personaggio di Minerva McGranit, che in inglese è fedelmente riprodotto con Minerva McGonagall.
Ipotesi verosimile considerando che questo antico cimitero si trova proprio a pochi passi da entrambi i cafè e rappresenta il luogo perfetto per una pausa e una passeggiata ispiratrice.
I primi capitoli di Harry Potter e la Pietra filosofale sarebbero, più probabilmente, stati scritti presso il Nicolson’s Cafè, da qualche anno trasformato in un bistro che si chiama Spoon. Comproprietario del cafè era il cognato della Rowling, uno dei motivi per cui la scrittrice trascorse all’interno così tanto tempo.
The Elephant House resta il cafè più acclamato come luogo di nascita di Harry Potter, sicuramente ciò che vedeva dalla finestra vicino cui spesso si sedeva è stato d’ispirazione per la descrizione di diverse ambientazioni della saga. Come la George Heriot’s School, costruita nel 1628 e aperta per la prima volta come orfanotrofio e scuola di beneficenza per ragazzi, simile per la struttura alla scuola di magia di Hogwarts.
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