Il Boccon Di-Vino

CUCINA MADE IN ITALY: LA STORIA DEL PASTICCIOTTO

Quando si parla di Made in Italy le prime associazioni mentali rimandano alle grandi firme della moda, al design, a grandi marchi automobilistici e alle tradizioni culinarie. Enfatizzando il concetto di Made in Italy, comunemente inteso, si tende a considerarlo una firma d’autore e marchio distintivo che richiama l’idea di prodotto unico e speciale.

Soffermandoci sulle tradizioni culinarie la cucina italiana rappresenta un must a livello internazionale. È apprezzata per la sua semplicità, per la qualità e la scelta delle materie prime, per l’abbondanza nei condimenti e il gusto unico.

Ci sono poi piatti regionali diventati simbolo della gastronomia italiana, strettamente legati al territorio e agli aspetti tradizionali e simbolici, tanto da essere considerati elementi identitari di una determinata area geografica.

Il pasticciotto

È quello che è successo al pasticciotto, il tortino di frolla e crema pasticcera, diventato simbolo della città di Lecce e della sua provincia, il Salento, proprio dove se ne attestano le origini. Per l’esattezza a Galatina, nella pasticceria della famiglia Ascalone.

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Pasticceria Ascalone, Galatina

Era il 1745 e Nicola Ascalone, pasticcere dell’attività di famiglia, attraversando un periodo di difficoltà economica, iniziò a sperimentare nuove ricette per risollevare le sorti della pasticceria. In vista della festa patronale, che avrebbe visto l’arrivo di molti pellegrini, cercava qualcosa per stupirli. Assemblò la pasta e la crema avanzate dalla preparazione di altre torte, e non avendone abbastanza per poter fare un intero dolce, decise di utilizzare quei resti ponendoli in un piccolo recipiente di rame e facendone un piccolissimo fagottino alla crema. Il nome nacque dallo stesso pasticcere che, vedendo il dolce sfornato, lo definì un vero pasticcio.

Il dolce, appena sfornato, andò in dono a don Silvestro. All’uomo, che era solito passare da lì tutte le mattine, piacque talmente tanto che ne ordinò subito altri per farli assaggiare anche alla sua famiglia. Da allora la pasticceria Ascalone non ha mai smesso di produrre pasticciotti.

La variante classica è quella con pasta frolla e crema pasticcera, poi c’è il fruttone la variante con glassa al cioccolato e farcitura di pasta di mandorla e amarene, e la torta pasticciotto, che viene realizzata con la stessa farcitura del fruttone.

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Fruttone, variante del pasticciotto

La diffusione del dolce in tutta la provincia è stata tale, diventando simbolo identitario del territorio, da decretarne l’inserimento nell’elenco dei Prodotti Agroalimentari Tradizionali.

Non c’è bar o pasticceria, in tutto il Salento, che non abbia il pasticciotto. Anche nelle versioni più rivisitate con crema al pistacchio, o con crema di ricotta, pere e gocce di cioccolato, o addirittura con la frolla al cacao. Il modo migliore per gustarlo è ancora caldo, ma non troppo per poter gustare la bontà della crema.

Non resta che programmare la propria visita in Salento e assaggiare quello che è diventato un simbolo territoriale: il pasticciotto!


Copyright: copertina, 1,

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