Quarantotto anni fa, il 15 novembre 1971, l’azienda multinazionale di Santa Clara, Intel, lanciava sul mercato il primo microprocessore nella storia dell’informatica.
Intel 4004, considerato il primo microprocessore su singolo chip in grado di operare ad una velocità cinque volte maggiore di quella dei prodotti precedenti, con i suoi 2.300 transistor era una vera e propria CPU (central processing unit) utilizzabile per la creazione di un computer completo e aprì la strada ad altri più potenti microprocessori, segnando l’origine di una rivoluzione digitale che ha cambiato le nostre vite.
Intel annunciò al pubblico il 4004 con lo slogan “Annuncing a new era of integrated electronics“. Fu seguito l’anno successivo dall’8008, formato da 3.300 transistor, e dall’Intel 4040.
SPECIFICHE TECNICHE
- Massima frequenza di clock di 740 kHz
- Memorizzazione separata di codice e dati, il 4004 utilizza un singolo bus multiplexato per trasferire:
- Indirizzi a 12 bit
- Istruzioni in word di 8 bit, in uno spazio separato rispetto ai dati
- Dati in word di 4 bit
- Il set di istruzioni comprende 46 istruzioni (di cui 41 a 8 bit e 5 a 16 bit)
- 16 registri a 4 bit
- Alimentazione a 12 Volt.
- Stack per le subroutine con al massimo 3 livelli di annidamento
- Poteva indirizzare fino a 640 Byte di memoria RAM.
IL MERITO DI UN GENIO ITALIANO: FEDERICO FAGGIN
A guidare il team di ingegneri che ha sviluppato questo gioiello dell’elettronica, Federico Faggin, un fisico italiano di 31 anni che si era fatto le ossa nella fabbrica Olivetti di Borgolombardo, alle porte di Milano.
Faggin, considerato uno dei “padri” del microprocessore, ha “esplorato” la scienza e la tecnologia per realizzare il futuro dell’informatica. Non ha mai smesso di essere curioso, di studiare e di scoprire: seguiranno gli schermi touch e oggi dalla Silicon Valley studia le meraviglie del cervello.
Il 19 ottobre 2010, è stato premiato da Barack Obama con la Medaglia Nazionale per la Tecnologia e l’Innovazione.
CURIOSITÀ
Faggin ha inciso le sue iniziali sulla board dell’i4004; in un angolo dell’integrato, infatti, si può leggere in piccolo la scritta “F.F.”
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