Che Woody Allen sia uno dei registi, scrittori e interpreti più amati di sempre è indubbio. Che la sua condotta sia, anche, discutibile e al centro di numerose polemiche, non ci importa, non sono queste sottigliezze che contribuiscono alla definizione di un artista.
Nato il primo Dicembre del 1935, Woody Allen inizia la sua carriera nel mondo dello show business negli anni ’50 quando a diciassette anni assume lo pseudonimo di Woody Allen (il suo vero nome è Allan Stewart Königsberg) e inizia, successivamente a lavorare in televisione come autore di diversi programmi come The Ed Sullivan Show e The Tonight Show.
Il suo primo film, a detta di Allen “talmente brutto che in sette stati americani aveva sostituito la pena di morte”, fu il finto documentario Prendi i Soldi e Scappa che fu un insuccesso. Successivamente sono due i film che segnano il suo esordio vero e proprio Il dittatore dello stato libero di Bananas, nel quale recita a fianco della ex-moglie Louise Lasser, e Tutto quello che avreste voluto sapere sul sesso* (*ma non avete mai osato chiedere). Il vero successo, però arriva solo nel 1977 quando, insieme alla sua compagna e partner artistica, Diane Keaton, recita in Io e Annie, capolavoro indiscusso del cinema moderno, che si porta a casa ben quattro premi Oscar.
Vediamo insieme quali sono, però, i quattro film più importanti della carriera di Mr. Allen.
Io e Annie (1977)
Io e Annie è un film sull’amore mancato, su quel tipo di rapporti che per una causa o per l’altra vanno deteriorandosi piano piano ma inesorabilmente. La storia è un lungo flashback e la tecnica narrativa utilizzata da Allen è incalzante e poetica, brutale e riflessiva. Quella che vediamo sullo schermo è la storia di un giovane uomo, Alvy, che cerca di capire il perché della fine della sua relazione con Annie, ripercorrendone tutte le fasi, dal primo incontro fino alla rottura e, contestualmente, ripercorre anche la propria vita alla ricerca di nevrosi e cause scatenanti.
Consigliato perché è un film suggestivo e triste, ma riesce a corrompere l’anima e rivelarci la bellezza dell’imperfezione.
Manhattan (1979)
Che nei primi film di Allen la componente autobiografica sia forte ce lo sbatte in faccia proprio il film Manhattan. Girato nella sua cara New York, dove girerà la quasi totalità dei suoi film, eccezion fatta per alcune ultime pellicole, la storia ci racconta, anche qui, la relazione tra un uomo e una donna. Al centro della vicenda c’è, anche qui, un amore che nasce e cresce con sullo sfondo una New York jazz e ambiziosa. La volontà dei personaggi del film è quella di affermarsi nella vita lavorativa e sentimentale ma presto saranno messi davanti a delle scelte.
Consigliato perché racconta di tutti noi, chiunque può identificarsi nei personaggi e, la pellicola, è il chiaro esempio di come una storia particolare possa diventare universale e riconoscibile.
Harry a Pezzi (1997)
Uno dei film più divertenti di Allen, Harry a Pezzi è la storia della miseria umana. Ci racconta le vicende di Harry uno scrittore profondamente solo, nevrotico e depresso. La famiglia e gli amici lo hanno allontanato accusandolo di utilizzare i loro segreti come materiale per scrivere ì, pubblicare e vendere i propri romanzi. Profondamente solo, Harry si ritroverà a avere come unici amici proprio i suoi personaggi letterari.
Consigliato perché è un film divertente e amaro, profondamente amaro.
Midnight in Paris (2011)
Film sorprendentemente delicato, Midnight in Paris, girato appunto nella capitale francese, è un film d’arte e nostalgia. La vicenda segue la storia di Gil, uno sceneggiatore in cerca di ispirazione. A Parigi Gil vivrà un sogno, ritornerà ai fasti della Parigi degli anni ’20, conoscerà tutti i più grandi scrittori e artisti che orbitavano attorno a Parigi in quegli anni, come Hemingway, Dal e Picasso. Ma conoscerà anche una donna di cui si innamorerà follemente.
Consigliato perché è un film poetico, delicato e leggero, di cui ogni tanto la nostra anima ha bisogno.
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