Il 15 dicembre 1966 moriva Walter Elias Disney, meglio conosciuto come Walt Disney, il padre dell’animazione.
Nato a Chicago il 5 dicembre 1901 da una famiglia di umili origini e quarto di cinque figli, iniziò a lavorare duramente sin da giovane, dapprima nella fattoria di famiglia a Chicago e poi consegnando giornali nelle buie strade di Kansas City.
Una vita tutt’altro che fiabesca la sua. Nel 1919 grazie all’incontro con il disegnatore Ubbe Ert Iwerks, inizia a collaborare per la Universal. Nonostante le difficoltà economiche i due scommisero su un topolino alle prese con mille vicissitudini e diedero vita a Mickey Mouse. Il successo fu enorme e inaspettato, Mickey Mouse fu il primo topolino parlante della storia e secondo alcuni anche il suo alter ego.
Da lì una lunga serie di successi e la nascita di tanti altri personaggi dei cartoni animati ancora oggi tanto amati ed entrati nell’immaginario collettivo che portarono il nome di Walt Disney nel mondo.
Animatore, fumettista, imprenditore, cineasta, regista, doppiatore e sceneggiatore, Walt Disney detiene il record del numero di Premi Oscar vinti, ottenendo in 34 anni di carriera, per i suoi cortometraggi e documentari, 59 candidature e 26 premi di cui 4 onorari (nel 1932 per l’ideazione di Topolino, nel 1939 per Biancaneve e i sette nani, e due nel 1942 “Per il notevole contributo allo sviluppo dell’uso del suono nei film attraverso la produzione di Fantasia e un Premio alla memoria Irving G. Thalberg). Nel 1956 ha vinto il David di Donatello per il miglior produttore straniero per Lilli e il vagabondo.
Walt Disney ha inoltre creato Disneyland, il primo di una serie di parchi a tema.
Tra i migliori film di animazione di Walt Disney, Fantasia (1940) è considerato, dagli addetti ai lavori, un capolavoro, un lungometraggio innovativo che riesce a incastrare magistralmente immagini e musica e che cambiò le sorti del cinema d’animazione.
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