Per i suoi cinquant’anni si dichiarò felice di invecchiare. Oggi, a distanza di sei anni non è difficile constatare come uno dei sex symbol più noti di Hollywood non abbia perso né il suo fascino né quel dolce carisma che lo contraddistingue.
Tanto perfetto da non sembrare vero, definito noioso da alcuni per essere sempre così ligio ai suoi principi e per rispecchiare il canone dell’uomo perfetto, Brad Pitt oltre ad esser un bravo attore è un uomo quasi d’altri tempi.
Sexy, amato dal pubblico femminile e persino da quello maschile, e raffinatamente colto.
William Bradley Pitt (nome completo) è il prototipo dell’attore bello e impossibile. Riservato, educato e dai modi formali che spesso cozzano con il suo aspetto dannato, nasce il 18 dicembre 1963 a Shawnee nello Stato dell’Oklahoma, ma cresce nel Missouri.
A un passo dalla laurea in giornalismo, all’Università del Missouri, lascia tutto due mesi prima della fine per dedicarsi al mondo del cinema.
Incominciò nel 1987 con parti non accreditate nei film Senza via di scampo, La fine del gioco e Al di là di tutti i limiti.
Il suo esordio televisivo arrivò nel novembre dello stesso anno con un’apparizione nella sitcom della ABC Genitori in blue jeans.
Recitò anche in quattro episodi della soap-opera Dallas.
Il successo arrivò nel 1991 con la parte di J.D., ladro-autostoppista in Thelma & Louise di Ridley Scott.
Passano gli anni e sembra essere semplicemente uno dei tanti attori bellissimi – ma poco validi – che Hollywood sa sfornare a decine. E invece no. Pitt, splendido cinquantaseienne è riuscito a rilanciare non solo la propria carriera ma anche la sua immagine, sfoderando, oltre alla sua incontestabile bellezza, un carattere fiero e autonomo, sensualità e notevoli doti recitative.
Lo ricordiamo nei panni dI Tristan Ludlow in Vento di passioni, con Anthony Hopkins, che gli permise di ricevere la sua prima nomination ai Golden Globe; nei panni di Louis in Intervista col vampiro di Neil Jordan, accanto a Christian Slater, Tom Cruise, Kirsten Dunst e Antonio Banderas.

Tristan Ludlow in Vento di passioni

Louis in Intervista col vampiro
Prese parte nel cast de L’esercito delle 12 scimmie, dove per prepararsi al ruolo da interpretare, un animalista schizofrenico, l’attore passò alcune settimane a visitare il reparto psichiatrico presso l’ospedale della Temple University. Il film fu generalmente ben accolto con molte lodi specialmente a Pitt, che vince un Golden Globe per il miglior attore non protagonista e venne candidato per la prima volta all’Oscar come miglior attore non protagonista.

Nei mesi che precedettero le riprese si è dovuto sottoporre a un duro allenamento fisico, insieme a Eric Bana (interprete di Ettore). Smise di fumare e si prestò a un severo regime di esercizi e addestramenti per le scene a cavallo e i duelli con spada e lance.
Il fato volle che proprio durante le riprese subì l’infortunio al tendine d’Achille.
Con un totale mondiale di 497,4 milioni di dollari di incasso, Troy resta uno dei più grandi successi commerciali di Pitt.
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