L’uomo è da sempre stato affascinato da tutto ciò che va oltre i propri confini e in grado di catturare sogni e immaginazione. Ciò che è stato fatto, grazie alle scoperte scientifiche degli ultimi secoli, è stato accorciare le distanze dal punto di vista concettuale.
Il desiderio di scoperta si fa più forte se l’oggetto del desiderio sembra irraggiungibile. Da sempre lo spazio più profondo ha innescato il desiderio di viaggiare verso pianeti e galassie sconosciute.
Accanto alla reale scoperta di astronauti e scienziati, si affiancano viaggi nello spazio fatti con la sola fantasia. I viaggi spaziali, e tutto ciò che vi ruota attorno, sono stati ampiamente trattati dal punto di vista artistico tra vari approcci e visioni.
Nel corso degli anni i fumetti hanno giocato un ruolo di primo piano nel tenere vivo questo mito. Fra i molti con protagonisti astronauti e viaggi nello spazio, ne abbiamo scelti 4, provenienti da diverse epoche e diverse latitudini.
Sky Masters of the Space Force
Siamo nel 1958, circa tre anni prima della rinascita e della rivoluzione dei comic books americani guidata dalla Marvel Comics. Sfruttando l’onda della corsa allo spazio fra URSS e Stati Uniti e del grande interesse che il pubblico stava sviluppando per quegli argomenti, Sky Masters of the Space Force fu una striscia syndicate riguardanti le avventure di un astronauta americano.
Scritta inizialmente dai fratelli Dick e Dave Wood, illustrate dalle tavole disegnate da Kirby e inchiostrate da Wally Wood e, successivamente, da Dick Ayers. ReNoir Comics, con la sua etichetta Nona Arte, ci presenta, per la prima volta in Italia, in questo volume d’esordio che raccoglie i due anni iniziali di strisce giornaliere, 1958 e 1959. Sky Masters ha in totale 773 strips e 53 tavole domenicali.
Laika
Un fumetto basato sulla vera storia di Laika, la cagnetta mandata in orbita nel 1957 a bordo dello Sputnik II dal programma aerospaziale sovietico.
È tanto e delicato il materiale su cui Nick Abadzis ha costruito il suo Laika , portato a termine dopo quasi sei anni di ricerche, insignito dell’Eisner Award nel 2008.
Una storia intensa e toccante, che porta alla luce il problema dell’utilizzo di esseri viventi come cavie per esperimenti scientifici, contrapponendo il cinismo umano e la fiducia illimitata dell’animale.
Cosmicomic. Gli uomini che scoprirono il big bang
Scritto da Amedeo Balbi e disegnato da Rossano Piccioni ripercorre le tappe essenziali del difficile e tortuoso processo investigativo che ci ha consentito di comprendere la natura del cosmo e delle sue origini.
Con grande equilibrio il fumetto riesce a cogliere l’aspetto umano di alcuni scienziati, come Einstein, rimarcando come anche le scoperte scientifiche siano coadiuvate da intuizioni e sensazioni, che inizialmente non hanno dati a supporto.
La scoperta del Big Bang è un esempio da manuale dell’importanza del ruolo rivestito nella ricerca scientifica dal giudizio personale e dai valori filosofici e/o religiosi degli scienziati.
Luna 2069
Il creatore di Rat-Man, Leo Ortolani, racconta la storia di Fortunato, un astronauta di carta ispirato al vero astronauta Luca Parmitano, che poco prima della partenza per la Luna viene scartato dalla missione in favore di un altro candidato.
La sua seconda occasione però arriva presto, grazie all’incontro con Mr Mask, eccentrico milionario a capo della Lunatic, un’azienda di viaggi spaziali, che gli offre l’opportunità di guidare una spedizione privata sul satellite terrestre.
Luna 2069 riporta i problemi dell’Universo su una scala più umana, ricordandoci che la scienza non è fatta solo di scoperte rivoluzionarie, ma di individui.
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