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9 GENNAIO 1928: IL COMPLEANNO DELL’UOMO IN FRACK DOMENICO MODUGNO

Il 9 gennaio 1928 nasce, a Polignano a Mare (in provincia di Bari), il cantautore Domenico Modugno, considerato uno dei padri della canzone italiana.

È Vito, il comandante della polizia locale, ad insegnare a suo figlio settenne Mimì -così com’è affettuosamente chiamato a casa- a suonare la chitarra e la fisarmonica, con sullo sfondo sempre il mare, prima di Polignano, poi di San Pietro Vernotico, dove si trasferisce per lavoro la famiglia Modugno e dove soprattutto Mimì, su modello del vernacolo brindisino, si avvicinerà al siciliano, dialetto che userà per comporre le sue prime canzoni.

 

Ma come per tutti i pensatori con i sogni più grandi della propria provincia, la vita in paese inizia a star stretta a Mimì che infatti decide, all’insaputa del padre, di scappare prima a Torino e dopo a Bologna per cercar fortuna – da cameriere, da apprendista gommista- per poi ritornare di nuovo, per un breve periodo, in Puglia come suonatore di fisarmonica per far serenate alle ragazze, conquistandosi di fatto la fama di fimminaru (sciupafemmine) per via della sua prestanza e delle sue doti artistiche.

Roma, 1951. Essendo l’allievo più brillante del corso attoriale del Centro Sperimentale, il talentuoso Mimì riceve la proposta di partecipare al suo primo film come comparsa, Filumena Marturano, di Eduardo De Filippo. Un anno dopo è nel cast di Carica eroica di De Robertis, dove solleticherà ufficialmente l’attenzione del grande pubblico cantando una nenia ad una bambina per farla addormentare.

Domenico Modugno con la moglie Franca e figli (Copyright immagine)

Non solo attore (Il borghese gentiluomo di Molière, Anni facili di Zampa) ma adesso soprattutto cantante, partendo proprio da brani in dialetto pugliese e siciliano che prendono spunto dalla quotidianità delle persone del popolo, come i pescatori e i minatori  (Lu pisce spada, Lu minaturi, La sveglietta, La donna riccia, Lu sciccareddu ‘mbriacu, Attimu d’amuri), fino al successo definitivo esploso nel 1958 con la partecipazione al Festival della Canzone Italiana a Sanremo con Nel blu dipinto di blu, brano che,secondo i dati riportati dalla SIAEè tuttora la canzone italiana più eseguita al mondo dall’uscita ad oggi.

Statua in onore di “Mister Volare” a Polignano a mare, Puglia. (Copyright immagine)

Al riconoscimento universale della portata innovativa della sua musica, seguiranno per Modugno, negli anni Sessanta, spettacoli teatrali (Tommaso D’Amalfi, con Eduardo De Filippo, ad esempio), poesie (musicando ora per Quasimodo Le morte chitarre e Ora che sale il giorno ora per Pier Paolo Pasolini con Cosa sono le nuvole) e battaglie politiche a favore degli emarginati e degli ultimi (nel 1986 viene eletto deputato del Partito Radicale) per un artista completo che, con la sua presenza, ha cercato in tutta la sua vita di rendere strenuamente il nostro Paese un posto…meraviglioso.

 

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