Era il 7 febbraio 1914 quando, per la prima volta, Sir Charles Spencer “Charlie” Chaplin veste i panni di Charlot (The Tramp, il vagabondo). Il celebre personaggio comico del cinema muto ideato e interpretato da Charlie Chaplin faceva irruzione nelle sale americane nel film “Charlot ingombrante” (Kid Auto Races at Venice) diretto e interpretato da Henry Lehrman.
In poco tempo le gesta di quel “piccolo vagabondo” con la bombetta, il bastone e le scarpe troppo entrarono nel cuore del pubblico e Charlot divenne un’icona della storia del cinema.
Ecco come Charlie Chaplin desciveva il suo personaggio:
Quel modo di vestire mi aiuta a esprimere la mia concezione dell’uomo medio, dell’uomo comune, la concezione di quasi tutti gli uomini, di me stesso. La bombetta troppo piccola rappresenta lo sforzo accanito per poter apparire dignitoso. I baffi esprimono vanità. La giacca abbottonata stretta, il bastoncino e tutto il comportamento del vagabondo rivelano il desiderio di assumere un’aria galante, ardita, disinvolta. Egli cerca di affrontare coraggiosamente il mondo, di andare avanti a forza di bluff: e di questo è consapevole. Ne è così consapevole che riesce a ridere di se stesso e anche a commiserarsi un po’.
Regista di se stesso (ma anche sceneggiatore, musicista e produttore della maggior parte dei suoi film) Charlie Chaplin passerà la sua carriera a perfezionare il suo straordinario personaggio. La consacrazione avvenne nel 1921 quando diresse e interpretò Il monello, nel quale fece debuttare il piccolo Jackie Coogan. Chaplin è ormai una star di livello mondiale. Tra gli altri capolavori ricordiamo “Luci della città” (1931), completamente muto e solo accompagnato dalla musica, e cinque anni dopo “Tempi moderni” ( 1936), film icona di Charlie Chaplin: una pellicola sarcasticamente polemica nei confronti della società primo-novecentesca, quando il difficile rapporto tra uomo e macchina, tra individuo e modernità mette in crisi un sistema sociale in drastico mutamento.
Categorie:Metis Oggi, METIS OGGI