Sempre più spesso i dibattiti internazionali hanno portato l’attenzione e mostrato interesse verso uno stile di vita “cruelty free” di impronta animalista. Ogni settore della produzione dalla cosmesi, per fare un esempio più popolare, alla moda, fino al pet food ha dovuto, negli ultimi anni, confrontarsi con le politiche della non violenza, aderendo agli standard di salute e sicurezza degli animali. E così, per chi ha a cuore gli animali e il loro benessere, sono nate valide alternative.
La moda cruelty freesta emergendo tra i marchi più importanti del jet set nazionale ed internazionale conquistando fette sempre più ampie della popolazione. Una scelta consapevole nel rispetto degli animali e la tutela del loro benessere, ma che non rinuncia di certo all’eleganza. Sono tanti i brand che hanno cambiato il proprio modo di vedere la moda, abbracciando gli standard Cruelty-free e Cruelty-free and Vegan di PETA (People for the Ethical Treatment of Animals). Un numero sempre in continuo aumento.
Cruelty free è una moda etica che elimina l’utilizzo di pelli, piume e pellicce animali per dare vita ad abiti, cappotti, borse e scarpe, influenza le nostre abitudini, gli stili di vita, e ci fa ben sperare in un cambiamento in atto e in un futuro di certo migliore per tutti. Ultimamente è cresciuta la consapevolezza e la sensibilità dei consumatori riguardo allo sfruttamento e alle pratiche crudeli nei confronti degli animali e sono soprattutto i più giovani ad essere particolarmente attenti al tema, all’etica e alla sofferenza animale. I millenials sono e saranno i consumatori del domani e di conseguenza le case di moda stanno indirizzando e orientando verso di loro la produzione e le tendenze dei prossimi anni. E se la Norvegia ha chiuso tutti gli allevamenti di animali da pelliccia e San Francisco ha messo fuori legge le pellicce, l’Italia predilige incentivare l’acquisto di capi cruelty free puntando sui grandi nomi della moda (Stella McCartney, Gucci, Armani, Galliano). A loro si sono uniti anche i brand di casual wear e low cost come Zara, Yoox, H&M, Asos che propongono pellicce sintetiche ed ecologiche. La lista dei marchi che hanno deciso di adottare una politica green per porre fine ai maltrattamenti inflitti agli animali è sempre in continuo aggiornamento. In aumento anche le start up del fashion che creano abiti ed accessori a partire dagli scarti alimentari sostenendo anche l’economia circolare. Tra queste troviamo Vegea che ha sviluppato e brevettato la tecnologia Vegeatextile per la produzione di tessuti tecnici biobased da biomasse vinicole: vinacce, e Orange Fiber che ha brevettato e produce tessuti sostenibili dagli agrumi.
UN PREMIO PER I BRAND E LE ICONE DI STILE PIÙ ANIMALISTE: IL PETA FASHION AWARDS
L’organizzazione no profit PETA, fondata nel 1980 da Ingrid Newkirk e Alex Pacheco, a sostegno dei diritti animali, da sette anni istituisce il Peta Fashion Awards per celebrare e premiare i brand, le icone di stile e i designer lungimiranti più responsabili che si sono distinti in ambito fashion proprio per essere sensibili alla causa animalista.
I premi del 2019
Momento Migliore della Moda di Lusso
Il premio per il Momento Migliore della Moda di Lusso è andato a Chanel, Selfridges e Victoria Beckham, per aver eliminato le pelli esotiche dalle loro collezioni di moda.
Premio Progressista
Il Premio Progressista, invece, è andato ad H&M, per la collezione Conscious Exclusive, che utilizza materie prime ecosostenibili come la pelle di ananas e la seta realizzata con la buccia d’arancia.
Momento Migliore della Moda Internazionale
Il premio per il Momento Migliore della Moda Internazionale, è andato alla Settimana della Moda di Amsterdam, che ha vietato la pelliccia sulle sue passerelle.
Momento Migliore della Moda Accessibile
Il premio per il Momento Migliore della Moda Accessibile è andato, poi, a Oasis, H&M, Scotch & Soda e Warehouse, marchi di moda a prezzi accessibili che si sono impegnati a vietare il cashmere prodotto con crudeltà.
Premio Collaborazione
Il Premio Collaborazione è andato a Ecopel e Stella McCartney, per l’eco pelliccia riciclabile Koba che è a base biologica.
Icona di Stile Vegan
Miley Cyrus, diventata famosa grazie al ruolo di Miley Stewart/Hannah Montana nella sitcom di Disney Channel Hannah Montana, si è aggiudicata il premio Icona di stile Vegan dell’anno. Ha sempre dichiarato che “le torture non sono necessarie per una moda favolosa”.
Miglior Abbigliamento da Esterno Vegano
Questo premio è andato a Huner per il Vegan Edit che comprende giacche, borse e stivali da pioggia.
Premio Innovazione
Il premio innovazione è stato assegnato a VIN+OMI per il materiale a base di ortiche.
Migliore brand senza Piume
A Napapijri per la sua giacca riciclabile Infinity Skidoo.
Migliori Borse Vegane
Ashoka ha vinto con i suoi accessori in pelle di mela.
Miglior nuovo designer
Leticia Credidio ha vinto il premio come Miglior Nuovo Designer per il suo abbigliamento in cotone organico e alghe.
Premio Più Ricercato
A Nanushka è stato conferito il Premio Più Ricercato per Hide, il piumino in pelle vegana diventato uno dei capi preferiti dello streetstyle nel 2019.
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