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IL 17 FEBBRAIO È LA FESTA DEL GATTO

Il 17 Febbraio è la festa del gatto!

Eleganti e seducenti, diffidenti e indipendenti, star indiscusse dei social: la condivisione di una sola loro foto può portare così tanto share da far sovvertire ogni logica della comunicazione multimediale; di chi stiamo parlando? Bhe, ovvio, dei gatti.

Le prime tracce di domesticazione risalgono all’Antico Egitto, dove venivano rappresentati perfino in pitture ed incisioni sacre. Ma il popolo egizio non fu l’unico ad amare così tanto questi felini, anche i greci e i romani li consideravano animali da compagnia. Solo nel Medioevo iniziarono periodi duri per i gatti, infatti con la diffusione della cristianità vennero considerati animali demoniaci, al servizio di streghe e fattucchiere. Grazie alla diffusione della cultura e di un maggiore benessere economico, intorno al XIX secolo, il gatto ricominciò ad essere considerato un animale da compagnia.

Sarà per l’ancora presente retaggio della cultura medievale, o per la sempre più elevata passione per teorie complottiste di ogni genere, che oggi il gatto viene addirittura considerato una spia aliena (probabilmente da quella fetta di popolazione convinta che al governo ci siano dei rettiliani mutanti… ma questa è un’altra storia), mandato sulla terra per registrare informazioni da inviare alla nave madre. E no, non parliamo degli Sphynx – il gatto di origini canadesi, la cui particolarità è l’impercettibile presenza di peluria -, o di Matilda (meglio conosciuta sui social come aliencatmatilda) la gattina dagli occhi così grandi da donarle sembianze aliene.

Ad avallare questa tesi dal sapore surreale, vi sono numerose prove ed argomentazioni in circolazione sul web: l’assenza di documentazione che testimoni l’esistenza dei gatti in un periodo precedente l’Antico Egitto, la risaputa capacità del felino di vedere “meglio” degli umani, l’incertezza da parte della scienza sulla provenienza delle fusa (che i più coraggiosi dei complottisti chiamano Feedback di trasmissione); le insensate e tanto simpatiche corse al risveglio da un sonno profondo, vengono considerati richiami dalla navicella madre e qualunque sia il messaggio, non possono riceverlo in presenza di altri esseri viventi. Anche la smodata passione, dei nostri amici a quattro zampe, per le apparecchiature elettroniche sarebbe da annoverare tra le ipotesi di appartenenza alla razza aliena.

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GATTI, SPIE ALIENE SUI GENERIS

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