Il miglior modo per imparare a fare un film è farne uno.
Il 7 marzo 1999 ci lasciava Stanley Kubrick, uno dei più grandi cineasti della storia del cinema.
Nato il 26 luglio 1928 nel quartiere newyorkese del Bronx entrò nel mondo delle arti visive attraverso la fotografia, collaborando per diverse testate e mantenendosi così gli studi di regia all’Accademia di arte cinematografica.
Dopo gli esordi con Orizzonti di gloria (1957) e Spartacus (1960), raggiunse la notorietà nel 1962, con Lolita, e via via tutti gli altri: da Il dottor Stranamore (1963) a 2001 Odissea nello spazio (1968), che gli valse l’Oscar per i “migliori effetti speciali”, da Arancia meccanica (1971) a Full Metal Jacket (1987).
Kubrick ha sperimentato tutti i generi cinematografici nei più disparati ruoli: dal regista allo sceneggiatore, dal produttore al direttore della fotografia, dal montatore, scenografo, creatore di effetti speciali e fotografo.
Nel 1997 ha ricevuto il Griffith Award dalla Director’s Guild of America e a settembre dello stesso anno ha ricevuto il Leone d’oro alla 54ma Mostra del Cinema di Venezia.
LA FOLLIA VISIONARIA DI ARANCIA MECCANICA
Arancia Meccanica, emblema di distopia moderna, al suo debutto newyorkese il 19 dicembre 1971, segnò irrimediabilmente la storia del cinema ed è oggi, più che meritatamente, quello che possiamo definire un cult cinematografico dal valore quasi simbolico, acquisito proprio grazie al suo grande successo.
A Clockwork Orange, questo il titolo originale in inglese; “una strana arancia ad orologeria”, così come la definiva il creatore della storia, Anthony Burgess, autore dell’omonimo romanzo distopico scritto nel 1962.
Le avventure di Alexander De Large, giovane teppista figlio di operai con il pallino delle scorribande notturne ed uno sviscerato amore per il grande Beethoven, insieme a quelle dei suoi compagni di merende Pete, Georgie e Dim (la banda dei Drughi), si svolgono in una Londra particolarmente optical e in stile pop, in un’epoca di certo collocata nel futuro, ma in un tempo imprecisato.
Continua su:
https://metismagazinecom.wordpress.com/2018/03/02/arancia-meccanica-il-capolavoro-di-un-visionario/
Copyright immagine in evidenza
Categorie:Metis Oggi, METIS OGGI