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29 MARZO 1939: …CONTINUAVANO A CHIAMARLO TERENCE HILL

Terence Hill, l’inseparabile compagno di cavalcate e cazzotti di Bud Spencer e il prete investigatore in bicicletta, televisivo volto familiare oramai fisso nel cuore di noi italiani, nasce, come Mario Girotti, il 29 marzo 1939 a Venezia, da padre italiano e madre tedesca.

Terence trascorre l’infanzia in Germania, presso Lommatzsch (Sassonia), cittadina natia dei nonni materni, a causa del lavoro del padre, un chimico impiegato presso la Schering, e dopo essere scampato ai bombardamenti degli Alleati, si ritrasferisce nuovamente in Italia, stavolta però a Roma, dove sua madre lo spinge a debuttare nel Cinema a soli 12 anni, sul set di “Vacanze con il gangster” di Dino Risi.

 

Dopo aver recitato in numerosi musicarelli, si distanzia dal ruolo dell’adolescente di bella presenza grazie a Luchino Visconti quando, nel 1963, reciterà nel suo capolavoro “Il Gattopardo“, tratto dall’omonimo romanzo di Tomasi di Lampedusa.

A proposito di quell’esperienza rivelerà:

È stato anche un incontro che mi ha fatto decidere di intraprendere definitivamente la carriera di attore, perché sino ad allora non ero ancora convinto che quella fosse la mia strada. Adesso capisco quanto fu importante quell’esperienza, perché partecipai alla realizzazione di un film che credo sia avvenuta raramente nella storia del cinema. Per esempio, adesso quando si scelgono i costumi, il regista non li controlla neanche, oppure vengono fatti in fretta il giorno prima. Io in quel film, anche se avevo una parte piccolissima, feci ben cinque prove di costume, non solo per vedere come mi stava ma anche perché bisognava trovare la giusta tonalità di rosso della camicia. Perché i garibaldini se le facevano a casa e quindi non erano tutte dello stesso rosso. Visconti fu presente a tutte e cinque le prove, sia per me che per tutti gli altri attori. Quindi adesso mi rendo conto quale cura ha avuto quel film, oltre al grande successo che riscuote tuttora.

 

Dopo altri lungometraggi di spionaggio girati in Germania, sul finire degli anni ’60 Girotti, seguendo una moda dell’epoca, inizia a girare, affiancato dall’attore Carlo Petersoli (in seguito in arte Bud Spencer) film spaghetti-western, presentandosi al grande pubblico con lo pseudonimo di Terence Hill le cui iniziali richiamavano quelle del nome e del cognome della affezionata madre (Hildegard Thieme).

Con una cesta di film come Lo chiamavano Trinità, Altrimenti ci arrabbiamo, Nati con la camicia e I due superpiedi quasi piatti, Terrence diventerà ufficialmente uno degli attori più amati d’Italia, un trionfo suggellato alla fine dal David di Donatello alla carriera assegnato nel 2010.

 

Appassionato di pugilato e ginnastica artistica, adesso definitivamente di casa, sempr assieme all’inseparabile moglie Lori, a Spoleto (dove tuttora sta girando la nuova stagione di “Don Matteo”), Terence Hill è riuscito soprattutto a superare indenne una forte depressione causata dall’improvvisa scomparsa dell’amato figlio Ross, morto ancora adolescente a seguito di un incidente in Massachusetts  nel 1990, grazie alla sua indole positiva e a una rinnovata fede.

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