Quarant’anni fa, il 14 aprile 1980 si spegneva a Roma, Gianni Rodari.
Scrittore, pedagogista, giornalista e poeta, con le sue storie fantastiche ha fatto viaggiare intere generazioni di bambini e ancora oggi i suoi libri sono tra i più letti dai giovanissimi in tutto il mondo. Dopo le prime esperienze come maestro di scuola elementare, collaborò per diverse testate nazionali, come Paese Sera e L’Unità, prima di passare , dal 1950 al 1953, alla direzione del settimanale per ragazzi Il pioniere.
Vincitore nel 1970 del prestigioso Premio Hans Christian Andersen, ritenuto il “nobel” della letteratura per ragazzi, Gianni Rodari pubblicò diverse raccolte di filastrocche e racconti, tra cui “Filastrocche in cielo e in terra”, “Il libro degli errori”, “Favole al telefono”, “La freccia azzurra” (da cui è stato tratto un film di animazione nel 1996).
GIANNI RODARI : DUE POESIE PER RICORDARLO
Il cielo è di tutti
Qualcuno che la sa lunga
mi spieghi questo mistero:
il cielo è di tutti gli occhi
di ogni occhio è il cielo intero.
È mio, quando lo guardo.
È del vecchio, del bambino,
del re, dell’ortolano,
del poeta, dello spazzino.
Non c’è povero tanto povero
che non ne sia il padrone.
Il coniglio spaurito
ne ha quanto il leone.
Il cielo è di tutti gli occhi,
ed ogni occhio, se vuole,
si prende la luna intera,
le stelle comete, il sole.
Ogni occhio si prende ogni cosa
e non manca mai niente:
chi guarda il cielo per ultimo
non lo trova meno splendente.
Spiegatemi voi dunque,
in prosa od in versetti,
perché il cielo è uno solo
e la terra è tutta a pezzetti.
La scuola dei grandi
Anche i grandi a scuola vanno
tutti i giorni di tutto l’anno.
Una scuola senza banchi,
senza grembiuli nè fiocchi bianchi.
E che problemi, quei poveretti,
a risolvere sono costretti:
“In questo stipendio fateci stare
vitto, alloggio e un po’ di mare”.
La lezione è un vero guaio:
“Studiare il conto del calzolaio”.
Che mal di testa il compito in classe:
“C’è l’esattore delle tasse”!
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