Il 30 Aprile del 1989 ci lasciava il grande regista Sergio Leone, l’inventore indiscusso dello Spaghetti Western, genere che tanto ha reso nota l’Italia nel panorama cinematografico mondiale.
Regista stimato e venerato dai migliori di Hollywood, da Stanley Kubrick a Quentin Tarantino, da Martin Scorsese a Clint Eastwood. Paradossale che in tutta la sua carriera non abbia mai ricevuto una nomination agli Oscar.
Dal suo primo film di spaghetti-western del 1964 , Per un pugno di dollari, fino al suo ultimo film nel 1984, C’era una volta in America, il regista romano stringe una indissolubile collaborazione artistica col compositore Ennio Morricone, suo amico dai tempi della scuola ai Gesuiti, per regalarci, oltre a film registicamente innovativi, anche tra le più belle colonne sonore della Storia cinematografica.
La trilogia del dollaro di Sergio Leone, iniziata con Per un pugno di dollari e Per qualche dollaro in più, si chiude nel 1966 con Il buono, il brutto, il cattivo, film che Leone considererà sempre il suo preferito e che tuttora è lungamente studiato per le sue ardite tecniche registiche (da Stanley Kubrick a Quentin Tarantino,ad esempio).
Sergio Leone, il regista dalle trame labirintiche e dai temi elementari e universali (l’amor perduto, le amicizie d’infanzia, i rimpianti malinconici della vecchiaia e la morte), dai primi piani microscopici e vedute macroscopiche, dalle sparatorie triangolari e i movimenti circolari, dalle giocose parodie e gli omaggi profondi, che, fino alla fine dei suoi giorni, paragonerà sempre il suo suo modo di fare Cinema al suo modo di vedere le cose del mondo.
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