Il sei Maggio del 1952 ci lasciava Maria Montessori, la donna che cambiò per sempre il modo di fare scuola in Italia e nel mondo. Il Metodo Montessori (potete approfondire sul sito ufficiale a questo link), ad oggi, è praticato in circa sessanta mila scuole in tutto il mondo, specialmente nei Paesi Bassi e negli Stati Uniti.
L’approccio didattico che Maria Montessori elaborò grazie a molti anni di esperienza soprattutto con i bambini più piccoli, prevedeva un approccio molto diverso rispetto alla tradizione accademica. Secondo la pedagogista italiana, bisognava partire da una visione cosmica del concetto per poi rielaborare propriamente e individualmente il concetto. Ovviamente, la indipendenza dell’alunno è totale ma nei limiti di quanto codificato dal metodo.
Il sistema montessoriano vede come protagonisti gli alunni, i tutor e l’ambiente in cui si trovano. È una interdipendenza a trecentosessanta gradi che permette all’alunno di sviluppare il proprio carattere attraverso l’ambiente in cui si è inseriti.
I capisaldi del metodo sono:
- Costruzione in proporzione al bambino e ai suoi bisogni reali
- Bellezza e armonia
- Pulizia dell’ambiente
- Ordine
- Un accordo che facilita il movimento e l’attività
- Limitazione degli strumenti
Nella scuola di Maria Montessori erano importantissimi i primi quattro anni di vita del bambino, in cui esso reagisce e interagisce col proprio ambiente in maniera del tutto originale. Questo momento è seguito da un altro di normalizzazione di quanto appreso nei primi anni di vita. Successivamente si passa al secondo livello di sviluppo che si estende da circa sei ai dodici anni. Durante questo periodo, Montessori ha osservato cambiamenti fisici, relazionali e neuro-pedagogici nei bambini. Dai dodici ai diciotto anni abbiamo il terzo livello in cui nell’adolescente si sviluppa un senso di giustizia e un senso di dignità personale. L’ultimo livello, il quarto, va dai diciotto ai ventiquattro anni ma la Montessori ha scritto relativamente poco di questo periodo e non ha sviluppato un programma educativo per quest’intervallo di età.
Maria Montessori ha cambiato per sempre la didattica che, se anche rimasta spesso a rigidi programmi da portare a termine, vede nel metodo una grande risorsa ma, al contempo, una grande limitazione di quelle che possono essere le conoscenze apprese e l’aspetto nozionistico del sapere, necessario per una evoluzione delle competenze.
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