Lo scrittore Sir James Matthew Barrie, il padre di “Peter Pan”, uno dei libri più amati dai ragazzi, nasce il 9 maggio 1860 a Kirriemuir in una numerosa e gioiosa famiglia della provincia scozzese: il padre, David Barrie, è un tessitore e la madre Margaret figlia di un muratore che ha assunto le responsabilità della sua defunta madre all’età di 8 anni.
Rispetto ai nove fratelli, l’ultimogenito James ha un aspetto gracile e sottile tanto che l’unico modo con il quale riesce ad attirare le attenzioni in casa è raccontando storie inventate di avventure, di fate e pirati.

J.M. Barrie (Copyright immagine)
Barrie è così fantasioso che a sei anni, quando suo fratello David muore per un incidente di pattinaggio sul ghiaccio, decide di consolare sua madre vestendosi e fischiettando come il fratello e trascorrendo le giornate leggendo assieme i grandi classici della letteratura, come i libri di Robert Louis Stevenson (e proprio alla madre, poi, dedicherà una delicata biografia celebrativa nel 1896, “Margaret Ogilvy“).
All’età di 8 anni viene mandato all’Accademia di Glasgow e prosegue poi i suoi studi alla Forfar Academy fino ai 13 anni quando lascia definitivamente la sua casa natia per studiare all’Accademia di Dumfries per poi laurearsi all’Università di Edimburgo nell’aprile del 1882, per forte volere della madre.
Dopo le prime esperienze deludenti come giornalista per il Nottingham Journal, James si sposta nel 1885, senza soldi e amici, a Londra per intraprendere la carriera di scrittore, prima pubblicando a sue spese il suo primo romanzo, in seguito ottenendo l’attenzione di pubblico e critica con le due opere successive, “Auld Licht Idyll“, “The Little Minister” e soprattutto i primi due romanzi “Tommy” (1896) e “Grizel” (1900), pubblicati con lo pseudonimo di Thrums.

Le avventure di Peter Pan della Disney (Copyright immagine)
Tra la ricorsa al successo con le successive pubblicazioni e un infelice divorzio dall’attrice teatrale Mary Ansell, l’intuizione del romanzo che lo consacrerà alla Storia, “Peter Pan”, arriva casualmente, quando una mattina, seduto su una panchina ad Hyde Park nei giardini di Kensington con il proprio cane Porthos, incontra per caso i cinque figli dei coniugi Sylvia e Arthur Davies, i giovani George, Jack, Michael, Nicholas e Peter con i quali comincia a passare le sue giornate tre giochi e storie fantastiche, fino a offrire loro non solo di soggiornare nel proprio cottage fuori città, -dove lo scrittore produrrà un album di fotografie dei ragazzi che giocano ai pirati, intitolato “I bimbi smarriti di Black Lake Island”- ma addirittura di assumerne la custodia legale successivamente, dopo la morte dei genitori.
Come raccontato dal biopic interpretato da Johnny Depp “Neverland – Un sogno per una vita” di Marc Forster, Barrie accenna per la prima volta alla figura di Peter Pan nel romanzo del 1902 “The Little White Bird” (L’uccellino bianco) ma è in particolar modo con lo spettacolo teatrale omonimo del 27 dicembre 1904 che l’autore scozzese riesce a smuovere l’animo del grigio pubblico londinese tra il quale sono presenti anche 25 orfani che egli stesso ha invitato.
La conquista mondiale arriverà con la pubblicazione del romanzo “Peter e Wendy”, poi semplicemente “Peter Pan”, nel 1911, quando J.M.Barrie verrà consacrato come uno dei massimi scrittori per l’infanzia, in grado di far volare alto la fantasia di qualsiasi ragazzo che più che crescere sente ancora forte il desiderio di esplorare.
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