I Blue Jeans sono oramai diventati da decenni il tessuto d’abbigliamento più utilizzato al mondo, icona dello stile casual per eccellenza, occupando di sicuro qualche cruccia o comodino nell’armadio di chiunque.
Per ricostruire la storia dell’ideazione della tela jeans dobbiamo partire dal XV secolo quando la città di Chieri (Torino) iniziò a produrre per prima un tipo di fustagno di colore blu che veniva esportato attraverso il porto antico di Genova, dove questo tessuto era inizialmente utilizzato per confezionare i sacchi per le vele delle navi e per coprire le merci nel porto.
Non a caso, considerando che all’epoca si usava dare ai tessuti il nome del luogo di produzione, si presuppone che il termine inglese Blue Jeans derivi dall’espressione francese bleu de Gênes ovvero blu di Genova.
A essere in disaccordo con l’origine tutta italiana dei jeans, però, è tuttora il popolo francese che invece ne rivendica la nascita visto che il tessuto color indaco con cui furono inizialmente essere realizzati i primi pantaloni da lavoro dei marinai era in tela di Nîmes, da qui la parola denim (altro nome con cui è universalmente riconosciuta questa stoffa) come de Nimes.
Proprio dall’Italia il tessuto jeans, usato dagli operai per la sua morbida consistenza come abbigliamento da lavoro, partì con le prime migrazioni poi per gli Stati Uniti dove se ne impossessò furbescamente l’imprenditore Levi Strauss della Levi’s Strauss & Co. per soddisfare il bisogno dei nuovi lavoratori statunitensi di grembiuli e tute realizzati con una stoffa facile da indossare.
Uno di questi modelli finì per caso tra le mani di Jacob Davis, un sarto di origini lettoni, che si trovò a doverli riparare per un signore di considerevole stazza e l’idea che propose a Strauss di rinforzarli con piccoli rivetti (giunti di metallo) aggiunti all’attaccatura delle tasche e in altri punti critici lo portò a acquisire metà dei diritti del brevetto n° 139.121 dei Blue Jeans, quando Strauss decise ufficialmente di registrarne l’invenzione il 20 maggio del 1873.
Il logo Levi’s cominciò così ad apparire dal 1886, quando si passò alla produzione su scala industriale con l’apertura delle prime due fabbriche in California e quattro anni dopo debuttò lo storico modello 501, dove la cifra indicava il numero della partita dei nuovi pantaloni.
Nei decenni a seguire, la televisione e la pubblicità hanno reso il Blue Jeans un simbolo delle generazioni moderne e della moda made in USA ispirata ai cowboy del West, alla giovinezza e alla libertà.
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