Nel 2014, in occasione della 69esima Assemblea della Nazioni Unite, il premier indiano Narendra Modi, nel corso di un discorso in cui declamò il potere benefico dello yoga – pratica antichissima in grado di mettere in equilibrio pensiero e azione – chiese il riconoscimento ufficiale del 21 giugno quale giornata internazionale dello Yoga.
La proposta del 21 giugno, data del solstizio d’estate, non fu certo casuale ed anzi ad essa si pervenne per un motivo ben preciso; a quanto pare nel giorno più lungo dell’anno, quello che detiene il primato per il numero di ore di luce naturale e che in India simboleggia l’immortalità e la prosperità, diverse migliaia di anni fa Shiva iniziò ad impartire ai suoi discepoli i precetti dello Yoga.
La richiesta fece breccia e così l’11 dicembre 2014 l’ONU la delibò positivamente. Da allora, ogni anno nel solstizio d’estate – il 21 giugno per l’appunto – si celebra l’International Yoga Day.
il 21 giugno si festeggia, quindi, l’insieme delle pratiche filosofiche annoverabili nell’ambito dello Yoga, una disciplina antichissima sviluppatasi nella Valle dell’Indo a partire dal 3000 avanti Cristo circa e talmente praticata e diffusa in India, ma anche nel resto del mondo, da essere riconosciuta dall’UNESCO quale patrimonio dell’umanità a partire dal 2016.
Come festeggiare lo Yoga Day in tempi di pandemia? Per il 2020 lo YogaFestival, la grande manifestazione organizzata dall’Associazione T. A. O. (Talenti Artistici Organizzati) in occasione della giornata internazionale dello Yoga, diventa virtuale e propone, a partire dalle ore 18 una vera e propria maratona di quattro ore durante la quale esperti, professionisti, principianti, neofiti o semplici curiosi potranno celebrare, pur da casa, l’unione tra corpo e mente.
Per i dettagli e il programma della manifestazione vai al link:
https://www.yogafestival.it/international-yoga-day/
Copyright foto:
https://www.terranuova.it/Il-Mensile/Guarire-con-lo-yoga
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