Caro John, sono Ilaria e ho trentadue anni. In questo ultimo periodo sto facendo un sogno ricorrente anche se cambia l’ambientazione di questi, la scena che mi si ripropone è sempre la stessa. Sogno molto spesso qualcuno che tenta di assassinarmi in maniera brutale, spesso con armi bianche ma sempre con la stessa modalità, cioè io scappo e l’assassino o gli assassini mi rincorrono. Quasi sempre riesco a fuggire, oppure interviene qualcuno a salvarmi, una sorta di Deus ex machina che mi porta via da quella situazione e la risolve. Quando mi sveglio, poi, non provo delle brutte sensazioni, anzi, mi sento quasi sollevata, quindi non li definirei dei veri e propri incubi, quanto piuttosto dei sogni ricorrenti. Cosa dovrei pensare? Perché faccio ripetutamente questo tipo di viaggio onirico?
Cara Ilaria, sognare qualcuno che voglia assassinarci nella psicologia moderna ha diversi significati. Freud stesso ne ha parlato nel suo libro L’Interpretazione dei Sogni, divenuto ormai una pietra miliare per i moderni studi di psicologia, anche se molti lo ritengono superato. In sintesi, sognare di essere assassinati o un assassino o, anche, un assassinio di terze persone, potrebbe significare che il sognatore non ha ancora fatto i conti con le proprie pulsioni più istintive. La repressione della propria sessualità, per esempio, potrebbe portare a fare questo tipo di sogno. Fare, quindi, questo tipo di sogno diventa un modo per confrontarsi con queste pulsioni, espressione di aggressività e rabbia, di sessualità soffocata ed inibita che l’opera di civilizzazione reprime ed soffoca. Tutte energie che, compresse e rifiutate, assumono connotazioni distorte e si manifestano nei sogni in forma violenta, ritorcendosi contro il sognatore. Ti invito, per questo motivo, a vivere più serenamente e ad accettare le tue pulsioni. Solo attraverso questo tipo di accettazione potrai non fare più questi sogni che, anche se non ti turbano, sono il frutto di esperienze davvero importanti per la tua psiche.
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