Vestitino succinto, giarrettiera e taglio di capelli all’ultimo grido, eccola giungere per la prima volta sugli schermi mondiali, rigorosamente in bianco e nero, più flapper che mai: Betty Boop.
Era il 9 Agosto del 1930.
Con il cortometraggio Dizzy Dishes debuttava nel mondo dei cartoon l’esplosiva Betty Boop. Al principio aveva le sembianze di un barboncino e si presentava già nella sua veste sexy e spiritosa, destinata a sconvolgere l’America puritana degli anni 30.
Disegnato dai fratelli Max e Dave Fleischer, che in quegli anni riusciranno a tenere testa alla Walt Disney, il personaggio è ispirato a Helen Kane, famosa cantante degli anni 20.
Nel 1934 le proteste del pubblico conservatore e l’applicazione del Codice Hays, costrinsero gli autori a modificarne la caratterizzazione, facendola divenire una casalinga.
In un’epoca di cartoni animati che mostravano animali buffi e situazioni paradossali, la carica erotica di Betty Boop squarciò il contesto culturale come un fulmine a ciel sereno.
Nell’immaginario collettivo rimarrà sempre la prima pin-up dei cartoni animati.
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