Il 14 agosto 2018 è per l’Italia intera un giorno decisamente difficile da dimenticare.
Siamo alla vigilia di una giornata di festa, sono passate da poco le 11,30 di mattina quando a Genova, il viadotto autostradale che sovrasta il torrente Polcevera, costruito tra il 1963 ed il 1967 e meglio noto come Ponte Morandi, dal nome dell’ingegnere che lo progettò, si sbriciola davanti agli occhi increduli ed attoniti di numerosissimi presenti, provocando 43 vittime e rendendo necessaria l’evacuazione di oltre 600 persone dalle abitazioni sottostanti.
La causa del crollo si ipotizza sia da ricondurre ad un cedimento strutturale dell’imponente infrastruttura nel tratto sovrastante via Walter Fillak ove entrambe le carreggiate del ponte sono piombate a picco, sgretolando sotto gli occhi increduli dei presenti, per oltre 100 metri.
A distanza di due anni dalla tragedia, in luogo del “Ponte di Brooklyn” (così lo chiamavano gli abitanti della zona) sorge un nuovo colosso, il Ponte San Giorgio, simbolo di un’Italia che nonostante tutto, nel dolore coglie un segno, si rialza e guarda avanti.
Viva l’Italia, quella che non molla!
Copyright foto: Ponte Morandi
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