“Gli uomini nascono e rimangono liberi e uguali nei diritti. Le distinzioni sociali non possono essere fondate che sull’utilità comune”.
Recita così il primo articolo della Dichiarazione dei diritti dell’uomo e del cittadino, emanata dall’Assemblea Costituente francese il 26 agosto 1789 in risposta alle istanze del popolo in favore di una società più equa.
Il Documento giuridico, ispirato ai principi illuministi, fu elaborato nel corso della Rivoluzione francese e fece propri alcuni dei valori riconosciuti dalla Dichiarazione di Indipendenza americana.
Il testo è decisamente uno dei più importanti riconoscimenti dei valori di libertà e dignità umana, tanto che ad esso si sono ispirate molte Costituzioni, tra.cui proprio la prima Costituzione francese del 1791.
La Dichiarazione dei diritti dell’uomo e del cittadino determinò uno sconvolgimento senza precedenti della società francese, sull’onda dei tumulti generati dalla rivoluzione, dalla presa della Bastiglia e dall’abolizione del feudalesimo, sradicando così l’Ancien regime.
La gran parte del contenuto della Dichiarazione, che ancora oggi conserva il rango di legge costituzionale della Repubblica francese, confluì poi nella Dichiarazione universale dei diritti dell’uomo, adottata dalle Nazioni Unite il 10 dicembre 1948.
La Dichiarazione merita alla Francia il riconoscimento di “Patria dei diritti dell’Uomo”.
Copyright foto: Dichiarazione dei diritti dell’uomo e del cittadino
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