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LADIES AND GENTLEMEN, ECCO A VOI I PIÙ GRANDI CORNUTI DELLA LETTERATURA

Le storie più belle della letteratura a volte sono quelle che non hanno, come si vuol dire, un dolce e lieto fine. O meglio, spesso sono quelle che ci rimangono più impresse nella memoria.

Vi ricordate l’amore proibito che generò una delle guerre più note della storia, che vedeva protagonisti Elena e Paride? Pochi, però, ricordano il nome di colui che, invece, venne tradito: re Menelao. E poi ancora, nel V canto dell’Inferno, Dante ci racconta del meschino contrappasso destinato a due anime innamorate, coinvolte in un vortice di tormento e costrette a non potersi toccare mai: le anime di Paolo e Francesca. Ma solo la minoranza ricorderà il nome di Gianciotto, il fratello tradito dai due cognati amanti.

Ebbene potremmo andare avanti per pagine e pagine, svelando i nomi di amanti traditori diventati celebri e che difficilmente verranno cancellati dalle sabbie del tempo. Ciò che il tempo, invece, non ha marcato nella memoria degli uomini, sono i nomi dei…cornuti.

Ecco a voi una lista ben concisa con cui si cercherà di onorare ( se di onor si vuol parlare) la memoria di quest’ultimi.

Partiamo dal già citato Menelao.

Menelao

Fu re di Sparta, fratello minore di Agamennone e marito di Elena. Fu proprio lui a pretendere la spedizione greca contro la città di Troia per salvarsi l’onore, giustificando la guerra con il rapimento della consorte da parte di Paride. Nei testi omerici Menelao viene descritto come un personaggio valoroso e di grande bellezza, costituendo un tipico esempio di kalokagathia ( n.d.r.  indica nella cultura greca del V secolo a.C. l’ideale di perfezione fisica e morale dell’uomo.)

Charles Bovary

È uno dei personaggi più cornuti della letteratura francese. Il personaggio descritto nella celebre opera Madame Bovary di Gustave Flaubert è un uomo molto semplice e ordinario. Probabilmente proprio questa mediocrità lo rende spregevole agli occhi di sua moglie Emma. Charles adora sua moglie e la trova innocente, malgrado l’ovvia dimostrazione del contrario. Non sospetta in alcun modo le sue relazioni e le concede il pieno controllo dei propri averi, in tal modo procurandosi la bancarotta con le proprie mani. A dispetto della completa devozione di Charles ad Emma, quest’ultima lo detesta, giudicandolo il perfetto esempio di tutto ciò che è noioso e comune. Quando Charles scopre gli inganni di Emma – dopo la morte di quest’ultima – ne è completamente devastato e muore di lì a poco. È interessante notare come la morte della moglie coincida, nel romanzo, con un’improvvisa rivalutazione della figura di Charles stesso che, da persona sciocca e priva di spessore, si trasformerà nell’unico personaggio veramente positivo e meritevole di compassione di tutta la storia.

Re Artù

A differenza di molti altri personaggi che hanno subito l’infamia del tradimento, il personaggio di re Artù è ricordato per eventi più gloriosi. Ad ogni modo, era il consorte legittimo di Ginevra che, nei racconti e nel folklore, viene narrata spesso per la sua infelice storia d’amore con Lancillotto. Questa storia appare per la prima volta nell’opera di Chrétien de TroyesLancillotto o il cavaliere della carretta, e riappare come motivo ricorrente in numerose opere che trattano il ciclo arturiano, a partire dai primi del secolo 13°, fino ad arrivare al romanzo di Thomas MaloryLa morte di Artù. Molto spesso, il tradimento della regina di Camelot e del cavaliere della Tavola Rotonda sono stati considerati come la rovina stessa del regno.

Gianciotto

Se ci capita di sentire la dantesca espressione

Galeotto fu ‘l libro e chi lo scrisse: quel giorno più non vi leggemmo avante.» 

focalizziamo subito Paolo e Francesca, ma nessuno pensa mai a Gianciotto. Il suo vero nome era Giovanni Malatesta, soprannominato Gianciotto in quanto zoppo (“ciotto” significa storpio, claudicante); il suo segno distintivo era una deformità fisica, che contribuì a renderlo una macchietta letteraria, una figura di villain perfettamente in linea con le rappresentazioni medievali dei mariti gelosi, che assommavano in sé difetti sia morali, sia fisici. Dante non esplicita mai il nome di Giovanni Malatesta; dice semplicemente, per bocca di Francesca, che, in quanto assassino di moglie e fratello, è destinato ad essere punito all’Inferno nella Caina, la zona del Cocito dove vengono ammassati nel ghiaccio i traditori dei parenti: «Caina attende chi a vita ci spense».

Clifford Chatterley

È il marito tradito di uno dei romanzi erotici più celebri del XX secolo: L’amante di Lady Chatterley di  David Herbert Lawrence.  Spregevole, cinico, egoista. Clifford ha subito un grave infortunio in guerra, reprimendo così ogni tipo di sentimento, gioia o dolore nei confronti del mondo che lo circonda. Pur di avere un erede ( non potendo lui generare a causa della sua infermità fisica) è disposto a dar il permesso a “Connie” sua moglie, di avere rapporti con altri uomini .

Monsieur Rênal

È uno dei personaggi de Il rosso e il nero di Sthendal che prende spunto da un fatto di cronaca realmente accaduto:  l’autore infatti aveva letto di un giovane che uccise l’ex amante sulla rivista “La Gazette des Tribunaux”. Ebbene, seppur il cornuto è sempre l’ultimo a sapere… Monsieur Rênal, sindaco della cittadina dove prendono vita gli avvenimenti, in particolare gli incontri segreti tra sua moglie e il protagonista Julien Sorel, riceverà  una lettera anonima in cui viene denunciata la tresca. 

L’ufficiale Karenin

Dulcis in fundo, abbiamo lui, l’uomo più cornuto della letteratura russa. Il noto marito di Anna Karenina, un ufficiale governativo troppo distratto dal suo lavoro per accorgersi del tradimento di sua moglie. In questa storia ”galeotta fu la stazione” si, perché, è proprio tra i binari dei treni che Anna incontra Vronskij, un esponente tipico della “gioventù dorata” russa, ricco, brillante ma vuoto, anche nella passione per Anna.

Cari uomini ( mariti, fidanzati, amanti degli amanti…), questo Natale destinate la scelta dei doni verso qualcosa di più dispendioso di un romanzo della letteratura classica o francese, russa o inglese che sia. Non sia mai le vostre dolci metà prendano ispirazione.

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