Un po’ più leggero o un po’ colorato ma siamo ancora tutti in lockdown. Nonostante tutto il tempo continua a scorrere e la data degli innamorati, il 14 febbraio, è sempre più vicina.
San Valentino per molti è sinonimo di cene romantiche, feste, cioccolatini e fiori. Ma dopo l’ennesimo anno passato così può capitare di voler fare qualcosa di originale.
Inoltre, questo San Valentino 2021 risulta essere più complicato da festeggiare, tenendo conto delle restrizioni che vedono l’Italia suddivisa in zone, con relative limitazioni per ogni zona; e di un coprifuoco da rispettare, indistintamente, per ogni regione.
Rivalutando i gesti semplici, fatti di piccole cose e di amore, e dando via libera alla fantasia, si può ugualmente trascorrere la festa degli innamorati in modo originale e piacevole.
Da romantiche cene a casa, usufruendo del servizio delivery che molti ristoranti, anche stellati, mettono a disposizione, a passeggiate nei parchi, piccole gite in bici, alla scoperta di quartieri inesplorati; ce n’è per tutti i gusti.
Per chi, invece, vive in città diverse o in regioni diverse, sarà più difficoltoso ricongiungersi con la persona amata, ma le distanze fisiche possono essere facilmente abbattute dalla tecnologia.
Ma ciò che più unisce in una relazione, di qualsiasi natura, è la musica. Le colonne sonore che segnano l’inizio di una storia, le tappe importanti, o un determinato periodo da ricordare.
Per rendere indimenticabile questo San Valentino in lockdown, abbiamo pensato di assegnare una colonna sonora ad ogni zona, anche per chi vive un lockdown del cuore.
ZONA ROSSA
Message in a bottle – The Police
Il 21 settembre del 1979 esce il 45 giri Message in a Bottle dei Police.
Secondo la leggenda, Sting scrive la canzone sul retro del tour-bus, partendo da un riff di chitarra. Il singolo raggiungerà la vetta della classifica UK diventando la prima numero uno inglese nella storia della A&M, l’etichetta fondata da Herb Alpert e Jerry Moss nel 1962.
In un’intervista Sting ha raccontato «La suonavo di continuo nel nostro seminterrato a Bayswater e lui mi guardava con l’aria rassegnata di chi vede sfumare la sua passeggiatina nel parco. Che sia stato proprio il suo sguardo a farmi venire in mente il naufrago sull’isola e la sua bottiglia? A dire il vero, non lo so, però so che ci sembrò una hit sin dal primo istante in cui la suonammo insieme. Il cane alla fine ottenne il suo giretto e noi la nostra prima numero uno in Inghilterra».
E proprio come il naufrago della canzone di Sting, chi vive in zona rossa anche il giorno di San Valentino vivrà “Un altro giorno solitario, con nessuno qui tranne me, più solitudine di quanto un qualsiasi uomo possa tollerare” e il grido d’aiuto “Salvatemi prima che cada nella disperazione, manderò un S.O.S. al mondo”.
Non disperate innamorati della zona rossa, il vostro S.O.S. è stato colto, in attesa della libertà non resta che pianificare un San Valentino posticipato.
ZONA ARANCIONE
Amarsi un po’ – Lucio Battisti
Pubblicato nel marzo del 1977, Amarsi un po’ è il primo singolo estrapolato dall’album Io tu noi tutti prodotto in collaborazione con Bones Howe.
Il particolare sound con cui inizia la canzone prova per l’ennesima volta la duttilità di Lucio Battisti a livello musicale. Un brano che rappresenta Lucio Battisti nella sua artisticità. Il connubio perfetto tra un sound orecchiabile, ritmato, fatto di elementi innovativi e peculiari, unito a parole intime e profonde.
“Uniti, indivisibili, vicini ma irraggiungibili”. Emerge il sentimento di unione della coppia che si rinchiude nel proprio mondo, rispettando in primis le disposizioni del Dpcm, e in secundis le imposizioni del proprio nido.
Ma quanto è difficile concretizzare un amore in zona arancione, il limbo della libertà? Non basta il sentimento, serve coraggio e, soprattutto, disponibilità e tanta pazienza.
ZONA GIALLA
Take Me Out – Franz Ferdinand
“Tu dici, non lo so. Io dico, portami fuori” è proprio questo che ci dice il singolo Take Me Out della rock band scozzese Franz Ferdinand, nata a Glasgow.
Brano che si apre come veloce post-punk in ottavi per poi fermare progressivamente la sua corsa e rallentare nell’ostinato funk che ha consacrato il quartetto al successo internazionale.
Ed è proprio come un funk che viene scandito il tempo trascorso in zona gialla: libero da sofisticazioni, magari le attività saranno un po’ ripetitive, ma il ritmo è incalzante. Si può addirittura pensare ad un pranzo fuori e ad un caffè seduti al bar, ma bisogna poter fare tutto prima delle 18.00.
Dopodiché l’incantesimo svanirà e ogni zona sarà simile all’altra, e allora “Come on, take me out”.
ZONA LOCKDOWN DEL CUORE
Il coprifuoco non è forse un Lockdown del Cuore che indica gli orari entro cui amare ed essere amati?
Ecco che il Lockdown del Cuore diventa la zona franca, in cui formalmente vigono le disposizioni del Dpcm (e non potrebbe essere altrimenti), ma fuori dal Dpcm nessuna pietà!
L’amore non è rispettare i tempi, ma l’orario del Dpcm. Allora all’avvicinarsi delle 22.00, indecisi sul da farsi, ci si chiede “Cara devi lasciarmi capire, dovrei restare o dovrei andare?”: Should I Stay or Should I Go – The Clash
Per chi inizia a risentire della pesantezza di questo ultimo anno e si sente un tantino scosso: Acida – Prozac +
Ai cuori selvaggi, stanchi di essere rinchiusi in gabbie e pronti a combattere: Girls Go Wild – LP
Per chi non si accontenta e soffre il coprifuoco d’amore: Love me two times – The Doors
“Non studio, non lavoro, non guardo la tv, non vado al cinema, non faccio sport” e, in questo caso, non di certo per mancanza di volontà: Io sto bene – CCCP
Per chi, invece, ha trovato nello sport l’unica via di fuga: Run, Baby, Run- Sheryl Crow
Sentimento che accomuna un po’ tutti è l’attesa dell’estate, e la speranza di una minor diffusione del virus: Waiting for the Sun – The Doors
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