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LA MODA E’ LA MIA VITA: INTERVISTA A LUANA TODARO, CREATRICE DEL BRAND ANALU TAILORING

Luana Todaro nasce a Policoro nei primissimi anni Novanta. Fin da piccola si diverte a giocare con la scatola dei bottoni riposta sul mobiletto di legno accanto alla macchina da cucire che sua mamma utilizzava. Bottoni colorati e di diverse dimensioni pronti ad essere usati all’occorrenza. Essere circondati fin da bambini dal gusto del bello e del fatto a mano invita facilmente a farlo proprio. E così Luana, affina la tecnica, studia i dettagli, investe sulla propria formazione e realizza il suo sogno: aprire il suo atelier e creare tanti capi di abbigliamento con il suo marchio Analu Tailoring. L’ho incontrata nel suo studio, accogliente come del resto è lei, dove mi ha raccontata la sua storia e i suoi progetti futuri.

Ciao Luana presentati ai nostri lettori. Come è nata la tua passione per la moda?

Ciao a tutti sono Luana Todaro, ho 26 anni e vivo e lavoro a Policoro, uno dei maggiori centri della provincia di Matera. Sono sempre stata appassionata di moda, fin da bambina passavo ore a disegnare abiti e a vestire le bambole con brandelli di stoffa che recuperavo dalle enormi ceste di mia madre. Come Amèlie Poulain, protagonista de “Il favoloso mondo di Amèlie”, amava immergere le mani nei sacchi di legumi, io adoravo farlo in queste ceste piene di ogni cosa dai bottoni alle stoffe, ai fili per cucire. Il ritmico rumore del pedale della macchina da cucire Singer di mia madre mi ha sempre accompagnata mentre studiavo, quando giocavo in giardino con i miei fratelli e dalle finestre la sentivo all’opera. Sono sempre stata attenta e curiosa: la osservavo, studiavo i suoi movimenti promettendomi di metterli in atto, un giorno.

Quale è stato il tuo background accademico?

Ho frequentato l’Istituto d’Istruzione Superiore “Pitagora” di Policoro (Mt) – indirizzo Moda – che mi ha permesso di conoscere il settore e le sue dinamiche, i tessuti e le loro caratteristiche, di realizzare prodotti di diversa tipologia dall’accessorio, all’abito alla collezione. Subito dopo ho frequentato l’Accademia di Moda “Sitam” di Lecce conseguendo i diplomi di qualifica professionale in figurinista (fashion designer), modellista e modellista CAD. In questi tre anni ho partecipato alla creazione di una collezione realizzata da noi allievi utilizzando diversi tessuti e di uno shooting fotografico di 15 outfit di Alta Moda a Londra, dai luoghi simbolo al lungo Tamigi, passando per Tower Bridge e dintorni. 

La passione e la formazione ti hanno permesso di realizzare il tuo sogno: aprire lo scorso anno l’atelier “Analu Tailoring”.

Confucio diceva “Scegli un lavoro che ami, e non dovrai lavorare nemmeno un giorno della tua vita”. Per me questa è una delle frasi che più mi rappresenta. Sono felice di essere riuscita a trasformare la mia passione più grande in un lavoro. Solo inseguendo i propri sogni, ci sentiamo realizzati, appagati, contenti. Io lavoro divertendomi!

In cosa consiste nello specifico il tuo lavoro?


Il mio lavoro consiste nelle riparazioni, nel confezionamento di capi su misura e lavoro a stretto contatto con il cliente il quale viene seguito dalla scelta del modello, del tessuto, dalla prima prova al prodotto finito. Inoltre ho lanciato con il mio brand Analu Tailoring, una collezione di capi di abbigliamento e accessori moda (gonne, pantaloni, t-shirt ricamate a mano, maglioncini, cappotti, borse, etc.), acquistabili sul mio sito  www.analutailoring.it.  E’ attivo, inoltre, il servizio di personalizzazione: chiunque può decidere di personalizzare un capo già esistente e presente sul sito o crearne uno nuovo. 

Hai dato vita al tuo brand a febbraio 2020, in piena emergenza sanitaria da Covid-19. Ad un anno e mezzo ad oggi dall’inizio del lockdown nazionale niente è uguale a prima, anche nel settore moda. 

La pandemia da Covid-19 ci ha cambiati. Ha lasciato in noi una grande eredità, una nuova consapevolezza che si traduce in una maggiore attenzione verso ciò che acquistiamo. C’è la riscoperta del fatto a mano e su misura, con un occhio anche alla sostenibilità. Inoltre abbiamo visto come il digital ci ha aiutati basti pensare alla dad e allo smartworking. Anche il settore della moda ha colto delle opportunità dal web spostando gli eventi in presenza on line. In questi mesi, inoltre, molte realtà hanno deciso di investire nell’e-commerce chiudendo tanti punti vendita.

In questi mesi abbiamo visto gli stilisti adattarsi verso capi e accessori più confortevoli, manifesto del radicale cambiamento del nostro stile di vita. Che ne pensi? Questa tendenza ha influito anche sulle tue creazioni?

La moda e la quotidianità sono cambiate e gli stilisti di conseguenza hanno creato linee più morbide che rispecchiano quel comfort che le persone avevano a casa, quando lavoravano da casa. C’è una piena conquista del comfort a prescindere dall’occasione. Io invece sono andata controcorrente. Ho voluto che ognuno di noi “ritornasse alla normalità” indossando quei capi che aveva riposto in un cassetto, vestendosi bene, dando spazio agli accessori, ai colori, ai tacchi. Le mie collezioni indicano l’entusiasmo e la voglia di dimenticare la tragicità della pandemia. 

Hai qualche progetto da realizzare nei prossimi mesi?

Quest’estate parteciperò ad un progetto sul tema del riciclo. Mi occuperò di spiegare alla gente come è possibile riutilizzare vestiti vecchi o fuori moda donando loro nuova vita, come è possibile riciclare in modo creativo.

Copyright immagini: Analu Tailoring

Analu Tailoring è su Facebook e Instagram e sul sito http://www.analutailoring.it

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