Arriva anche in Italia l’app Too Good To Go a lanciare il Patto contro lo Spreco Alimentare. Un’alleanza virtuosa tra aziende, supermercati e consumatori che intende abbattere gli sprechi alimentari nei prossimi tre anni con azioni e iniziative concrete a tutti i livelli della filiera agroalimentare.
La nuova iniziativa antispreco di Too Good To Go si propone di sensibilizzare i consumatori sulla differenza tra data di scadenza e termine minimo di conservazione. Differenza non sempre conosciuta, ma essenziale per ridurre gli sprechi. “Il Termine Minimo di Conservazione” indica la data entro la quale il prodotto alimentare conserva le proprie proprietà specifiche, in adeguate condizioni di conservazione.
Too Good To Go, nasce nel 2015 in Danimarca, l’obiettivo è quello di combattere lo spreco alimentare. Attualmente è presente in 15 Paesi (Europa e Stati Uniti), conta oltre 30 milioni di utenti ed è tra le prime posizioni negli App Store e Google Play di tutta Europa. L’applicazione permette a bar, ristoranti, panifici, pasticcerie e supermercati di vendere online (a prezzi ribassati) il cibo invenduto, con una selezione a sorpresa di prodotti e piatti freschi che non possono essere rimessi in vendita il giorno successivo.
Il claim “troppo buono per essere buttato” prende forma grazie alle Magic Box. Gli utenti della app non devono far altro che geolocalizzarsi e cercare i locali aderenti all’iniziativa, ordinare la propria Magic Box, pagarla tramite l’app e ritirarla nella fascia oraria specificata. In Italia l’app è attiva in oltre 40 città e conta più di 2 milioni di utenti.
L’obiettivo è quello di portare maggiore consapevolezza sul tema, anche in Italia, per abbattere in modo concreto ed immediato gli sprechi alimentari, che ammontano a circa 27 kg per persona. Il 63% degli italiani, infatti, non conosce la differenza tra data di scadenza e Tmc (Termine Minimo di Conservazione). A causa di questa confusione ogni anno in Europa 9 tonnellate di cibo ancora buono finiscono nella spazzatura, che equivalgono a più di 22 milioni di tonnellate di CO2e immesse nell’atmosfera: un danno non solo economico, ma soprattutto ambientale.
Con l’Etichetta consapevole, Too Good To Go, l’App antispreco, vuole consapevolizzare i consumatori sul reale significato del “da consumarsi preferibilmente entro”.
Moltissimi prodotti oltre la data riportata possono subire modificazioni organolettiche come sapore, odore o consistenza, ma possono essere comunque consumati senza rischi per la salute: se conservati bene si possono infatti mangiare anche dopo il termine minimo di conservazione e possiamo così evitare di buttare via tanto cibo che in realtà si può consumare senza pericolo.
Sui prodotti viene aggiunta un ulteriore etichetta con la dicitura “Spesso buono oltre”, accompagnata dagli esplicativi simboli che incoraggiano i consumatori ad utilizzare i propri sensi per verificare lo stato qualitativo del prodotto. Il consumatore, affidandosi ai propri sensi (vista, gusto e olfatto), può così evitare di gettare cibo ancora perfettamente commestibile, osservando, annusando e assaggiando.
L’Etichetta Consapevole, quindi, inviterà i consumatori a rivolgere l’attenzione al reale significato del TMC. Sono già diverse le aziende che hanno aderito all’iniziativa di Too Good To Go, come “La Marca del Consumatore”, con la sua passata che già da gennaio presenta l’Etichetta Consapevole. Da maggio, inoltre, si possono già trovare sugli scaffali dei negozi biologici di tutta Italia alcuni prodotti a marchio NaturaSì con l’indicazione del termine minimo di conservazione, oltre che referenze di Salumi Pasini e WAMI, che riportano l’Etichetta Consapevole. Altre aziende come Birra Peroni, Mare Aperto, Granarolo, Fruttagel, Bel Group, Gruppo VéGé, Raspini Salumi, Nestlé, Danone e Olio Raineri si sono impegnate ad aggiungere l’ulteriore specifica su alcuni loro prodotti nel corso del 2021 e Too Good To Go continuerà ad allargare il proprio raggio d’azione, con lo scopo di aumentare la consapevolezza e l’informazione del consumatore e, di conseguenza, diminuire gli sprechi domestici.

Le azioni concrete che il patto contro lo spreco alimentare si propone di portare avanti sono: l’Etichetta consapevole sui prodotti per interpretare meglio il significato del Tmc (Termine minimo di conservazione), la creazione di un hub a Milano per raccogliere le eccedenze delle aziende e dare vita, le Magix Box xl, fino ad arrivare alla collaborazione con Croce Rossa.
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