Il 29 Luglio del 1981 nella cattedrale di S. Paul di Londra si celebra il matrimonio tra il principe Carlo d’Inghilterra, erede al trono Windsor, e Lady Diana Spencer. La cerimonia fu trasmessa in diretta davanti a milioni di spettatori da tutto il mondo. Il matrimonio tradizionale fu celebrato secondo il rito della chiesa anglicana presieduto da Robert Runcie, arcivescovo di Canterbury e da Alan Webster, decano della cattedrale.
Il principe di Galles arrivò a bordo di una carrozza dorata che poi venne utilizzata anche per il ritorno a Buckingham Palace. Lady Diana giunse alla cattedrale a bordo della Glass Coach accompagnata dal padre, John Spencer e venne scortata da sei ufficiali della Metropolitan Police a cavallo. Giunse alla cattedrale alle 11:20. La carrozza si rivelò troppo piccola per trasportare in maniera confortevole due persone e il voluminoso vestito della sposa che venne valutato 9000 sterline e venne realizzato in taffeta color avorio, decorato con pizzi, ricami a mano, sequins e 10.000 perle. Venne disegnato da Elizabeth and David Emanuel e aveva uno strascico di 7.6 metri.La sposa entrò in chiesa sulle note del “Trumpet Voluntary” di Jeremiah Clarke, con l’accompagnamento del coro.
Qualche curiosità….
Durante la celebrazione, Diana accidentalmente scambiò l’ordine dei nomi di Carlo durante la promessa solenne di matrimonio, dicendo “Philip Charles Arthur George” al posto di “Charles Philip Arthur George”. Inoltre non pronunciò la promessa di “obbedirgli” come parte degli sponsali. La parola venne volontariamente eliminata dalla liturgia su richiesta della coppia, fatto che creò sensazione all’epoca. Un altro aneddoto molto particolare è legato alle scarpe da sposa di lady Diana. Si trattava di un paio di slipper disegnate dal creatore di scarpe delle dive Clive Shilton, con un tacco così basso, senza essere delle ballerine, che permetteva alla principessa di non essere più alta dello sposo. Diana e Shilton discussero per sei mesi sulla scelta del modello e alla fine la principessa optò per un paio in seta, a punta, con la sagoma di un cuore sul dorso, ricamate con 542 paillettes e 132 perle abbinate all’abito. Inoltre, Diana chiese allo stilista di includere un messaggio d’amore invisibile: le due iniziali “C” e “D” dipinte appena sotto il tallone, con un cuore tra ogni lettera ma nonostante il nobile gesto d’amore, il matrimonio tra i due non durò a lungo.
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