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IL 3 SETTEMBRE MUORE FERRUCCIO AMENDOLA

Il 3 Settembre 2001 muore a Roma a causa di un tumore alla gola, all’età di 72 anni, il doppiatore Ferruccio Amendola. 

Considerato il re del doppiaggio, ha segnato la storia del cinema dando la voce ad alcuni dei divi più amati di hollywood tra cui Dustin Hoffman in ‘Kramer contro Kramer’, ‘Un uomo da marciapiede’, ‘Il piccolo grande uomo’ e ‘Tootsie’, Sylvester Stallone nelle serie di ‘Rocky’ e quella di ‘Rambo’, Robert De Niro in ‘Taxi Driver’, ‘Toro scatenato’ e ‘Il cacciatore’, Al Pacino in ‘Serpico’ e Mickey Rourke ma anche agli italiani Maurizio Arena e Tomas Milian. Attore e doppiatore italiano, era figlio unico degli attori italiani Federico Amendola e Amelia Ricci, esordì in teatro a soli cinque anni e recitò nel suo primo film Gian Burrasca di Sergio Tofano, mentre il suo primo doppiaggio fu quello di Vito Annicchiarico in Roma Città Aperta. A partire dal 1968 si dedicò prevalentemente al doppiaggio e diventò noto per una serie di spot televisivi negli anni ottanta.  Si sposò con l’attrice e doppiatrice Rita Savagnone da cui divorziò nel 1971 e dalla quale ebbe tre figli, Claudio, noto attore e regista, Federico e Silvia. 

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