ATTUALITÀ

LE PROFESSIONI SU CUI INVESTIRE NELL’ATTUALE MONDO DEL LAVORO

Il biennio 2020/2021 ha visto un totale stravolgimento del mondo del lavoro e delle dinamiche lavorative. La pandemia ha sconvolto i mercati del lavoro a livello globale.

Se molti lavoratori hanno sperimentato lo smart working, diventando poi per diverse realtà una modalità di lavoro consolidata, tanti altri sono stati messi in aspettativa o hanno perso il posto di lavoro.

Il report pubblicato dal McKinsey Global Institute, riguardante le future prospettive lavorative dopo l’emergenza sanitaria, ha previsto che più di 100 milioni di lavoratori sparsi in tutto il mondo dovranno trovare un’occupazione diversa entro il 2030.

In parte questi dati possono rappresentare uno scenario agghiacciante, ma possono altresì rappresentare un’occasione di crescita. Un’opportunità per formarsi e investire in quei settori che, per sopravvivere alla pandemia, hanno trovato il modo di innovarsi. Di essere a passo con il tempo attuale e di anticiparlo.

Innovarsi e incrementare le proprie competenze dovrebbe essere il dovere di ogni lavoratore, anche in assenza di una pandemia mondiale.

Ecco dunque quali potrebbero essere le figure più richieste nei prossimi anni e i settori in via di sviluppo.

Lifescience e professioni sanitarie

Le professioni sanitarie sono diventate fondamentali negli ultimi anni, più di quanto già lo fossero. La richiesta di professionalità a vario titolo è diventata ingente, sia in strutture pubbliche che in quelle private.

Allo stesso tempo è cambiata l’attenzione, di ogni singolo individuo, rispetto alla propria salute. C’è più consapevolezza, ma anche la ricerca di un’assistenza efficiente, preventiva e personalizzata.

Il settore lifescience include imprese farmaceutiche, biotecnologiche, di produzione di dispositivi biomedici e servizi sanitari.

Investire nella prevenzione e nel benessere, potrebbe essere la svolta del settore lifescience.

E-commerce

Le abitudini di acquisto e i comportamenti dei consumatori durante il lockdown, a livello globale, si sono spostati a favore dell’e-commerce, che ha garantito continuità di servizio per numerose attività e per i cittadini. Soprattutto non avendo possibilità e alternative di acquisto differenti.

Queste nuove abitudini di acquisto si sono consolidate nel tempo, facendo dell’e-commerce uno dei settori di investimento più redditizi. Dai comparti di elettronica e informatica, di arredamento, abbigliamento e cibo, si acquista quasi tutto online.

Food delivery

Il settore del food delivery risulta essere quasi un prolungamento dell’e-commerce. Ma merita un approfondimento a sé, poiché in Italia la maggior parte dei cittadini non era abituata ad acquistare cibo online. Mentre ora è in forte crescita il servizio di delivery della spesa, anche quella ortofrutticola.

Persino il cibo gourmet arriva direttamente a casa, cosa impensabile fino a qualche anno fa. Non tanto per i costi, ma per le modalità di consumo di alcuni piatti che prevedono un’esperienza globale, legata alla location e all’atmosfera unica e non replicabile altrove.

Al contempo è cambiata l’attenzione, da parte dei produttori, alla sostenibilità: dalla scelta del packaging di consegna, alla selezione di prodotti locali, all’innovazione del settore food ma con un occhio di riguardo alla qualità.

Mobilità sostenibile

La pandemia ha modificato le abitudini dei cittadini e la mobilità urbana. È cambiato il concetto di città e di vita negli spazi cittadini. Si è incrementata l’attenzione all’ambiente, in generale, e all’impatto ambientale dei mezzi di trasporto.

Se l’attenzione alla mobilità sostenibile è cresciuta, di conseguenza si sono incrementate le vendite di mezzi trasporto a basso impatto ambientale, come bici e/o mezzi elettrici. Questo prevede la nascita di apposite strutture per la manutenzione dei mezzi, per il rifornimento dei mezzi elettrici e per il noleggio degli stessi.

Allo stesso tempo è necessario riformulare gli spazi della città con parcheggi appositi e piste ciclabili. Quindi a riformularsi è l’architettura stessa della città. Per poter riprogettare intere città è fondamentale che ci siano tecnici competenti in materia di smart city.  

Nomadi digitali

I nomadi digitali non sono altro che freelance e liberi professionisti che, essendo liberi dai vincoli del luogo e degli orari di lavoro imposti, decidono di svolgere la propria attività lavorativa ovunque. Che sia da casa o in spiaggia, l’importante è avere un pc e una buona connessione.

La maggior parte di queste professionalità opera sul web, pertanto è libera di farlo nel posto che ritiene più idoneo. Sicuramente lo smart working ha incrementato questo fenomeno, ma è una logica di vita che va molto oltre. In primis, se non si lavora in proprio, bisogna essere fortunati a lavorare nell’azienda giusta, che sappia gestire le modalità di lavoro a distanza, avendo dei sistemi di monitoraggio solidi, e una leadership che sappia esercitare non esclusivamente in presenza.

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