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L’HOBBY CREATIVO PER UN PIOVOSO AUTUNNO: IL PUNCH NEEDLE

Il Punch Needle Rug Hooking o più comunemente Punch Needle, è una tecnica di ricamo antica che da qualche tempo sta sempre più ritornando in voga tra gli appassionati di lavoretti “fai da te”.

La forza principale del Punch Needle risiede nella sua facilità d’apprendimento ed esecuzione che porta anche i più imbranati principianti della materia a realizzare in poche ore ricami in rilievo su tele o tessuti, perfetti per decorare cuscini, magliette e borse e, con ancora più creatività, pupazzi, quadri, spille, tappeti o arazzi.

Procedendo a ritroso questa tipologia di ricamo era già nota nell’antico Egitto, dove le ancelle dei faraoni avevano l’abitudine di utilizzare le ossa di piccoli uccellini per la punzonatura della stoffa, e si era poi successivamente diffusa alla corte degli Zar nell’antica Russia (soprattutto durante il regno di Pietro il Grande nel XVIII secolo) fino a venire in seguito tramandata tra gli immigrati russi nei loro nuovi insediamenti americani, in particolar modo nella comunità dell’Oregon.

Per altri storici, invece, l’origine ufficiale del Punch Needle dovrebbe risalire ai primi anni del 1830, nel Maine (Stati Uniti), quando le donne delle comunità agricole avevano iniziato a sviluppare una particolare tecnica per realizzare tappeti simili a quelli costosissimi che non avrebbero mai posseduto attaccando un piccolo gancio di metallo con manico in legno alla tela dai sacchi di mangime, vecchi vestiti o stracchi fino per poi lavorare le strisce di tessuto tirate attraverso la tela.

A seguito della crescente popolarità, nel 1886 l’inventore Ebenezer Ross di Toledo Ohio brevettò così il primo strumento per l’ago perforatore come alternativa al tradizionale gancio per tappeti chiamato “The Griffin”, capace di permettere di lavorare più rapidamente sul tessuto perforandolo dal retro piuttosto che tirando il filo attraverso la parte anteriore. 

La duttilità di questo ago perforatore, portò il Punch Needle a diffondersi molto rapidamente tanto che negli anni Venti del Novecento si moltiplicarono numerosi studi di aggancio di tappeti come l'”Abnake Rugs” nel New Hampshire, il “Cranberry Rug Industry” nel Maine, il “Mills-Mosseller Studio” in North Carolina e il”The Ruggery” a New York per soddisfare i sempre più numerosi acquirenti come acclamati divi della vecchia Hollywood pronti a spendere fior di quattrini per decorare gli interni delle loro ville.

Dopo una forte battuta d’arresto di questa tipologia di ricamo avvenuta negli anni ’70 quando venne relegata tra gli scatoloni dell’artigianato”, mai come negli ultimi anni c’è stata una ripresa creativa del Punch Needle americano.

Bunka giapponese (Copyright immagine)

Sì perché anche in Giappone è presente dagli inizi del XIX secolo una tecnica con l’ago magico chiamata “Bunka Shishu“, praticato con uno stile leggermente diverso di ago cavo dove si utilizza solo un tipo speciale di filo di rayon su speciali gabardine di poliestere a trama fitta. 

Il Bunka Shishu piuttosto che essere usato per oggetti funzionali o abbellimenti è praticato puramente come forma d’arte tanto che il lavoro finito incorniciato sembra simile ai dipinti ad olio. 

Come realizzare il vostro primo Punch Needle

I materiali per iniziare a lavorare al Punch Needle sono solamente 4.


1. Un ago magico
2. Un telaio
3. Della lana abbastanza grossa
4. Forbici

Avere a disposizione il telaio adatto è molto importante. Chiedete alla vostra merceria di fiducia magari una tela Aida e magari anche la lana grossa. Per l’ago magico, invece, il consiglio è di provare a cercarlo su qualche sito di shopping online.

La tecnica del Punch Needle svolge tramite l’utilizzo di un ago magico cioè di una penna in plastica o legno dotata di ago che servirà proprio a punzonare la stoffa con un “punto a pelliccia” o un “punto a erba”, a seconda del lato di lavorazione che preferirete. Il primo passo è bloccare bello teso il tessuto che volete utilizzare sul telaio da ricamo e poi disegnare sulla tela Aida con un pennello cancellabile per tessuti il soggetto che avete in mente.

Forse le prime volte vi risulterà difficile infilare il filo nell’ago ma non demordete, sarà solamente questione di pratica. Per farlo lasciatevi aiutare da uno strumento passafilo e inseritelo nella cruna lasciando un piccolo eccesso di filo. Mantenete l’ago come se fosse una matita e assicuratevi che il lato curvo dell’ago sia rivolto verso di voi e poi tirate il filo facendolo scorrere all’interno fino a far fuoriuscire l’estremità iniziale dall’ago. Inserite il passafilo all’interno della cruna, dal lato bombato, quel tanto che basta. Inserite poi l’estremità iniziale dei fili all’interno del passafilo e tirateli nuovamente nella direzione opposta. In pratica i fili dovranno fuoriuscire dalla parte della cruna bombata e non aperta.

Adesso tracciate con l’ago magico il disegno partendo dal contorno e proseguire da sinistra verso destra. La curva dell’ago deve essere sempre puntata verso la direzione in cui si sta cucendo e se necessario ruotare il telaio all’occorrenza. Una volta terminata la sezione da ricamare o quando c’è necessità di cambiare colore, posizionare un dito sull’ultimo punto, tirare l’ago verso l’alto e tagliare il filo vicino al punto.

Per bloccare la posizione del filo è importante applicare una goccia di colla universale oppure stirate sopra una tela termoadesiva per bloccare i punti e non farli più disfare dalla tela.

E adesso…creativi e colorati ricami a voi!

(Copyright immagine in evidenza)

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