Tante sono le figure di donne investigatrici nel panorama letterario mondiale e che, ultimamente, stanno spopolando in libreria. Donne forti ed intraprendenti, impelagate con indagini inquietanti, misteri irrisolvibili e casi di omicidio: da Miss Marple, l’eroina vestita di broccato nero, che indossava “guanti di pizzo nero e una cuffia di pizzo nero sormontato da masse ammucchiate di capelli di color neve”, creata dalla scrittrice del mistero, Agatha Christie fino alla pm Imma Tataranni, il terrore delle Procure del Centro-Sud raccontata dalla sua autrice Mariolina Venezia, la cui omonima serie è diventata un fenomeno televisivo degli ultimi anni. Vi proponiamo cinque investigatrici tanto amate dal pubblico.
Miss Marple
Nata dalla penna di Agatha Christie, il personaggio di Miss Marple, esordì nella raccolta di racconti Miss Marple e i tredici problemi del 1930 e, sempre nello stesso anno, nel romanzo La morte nel villaggio (The Murder at the Vicarage, 1930). Presente in 12 romanzi, l’ultimo “Addio Miss Marple”, pubblicato nel 1976, sei mesi dopo la morte della Christie e in 20 racconti. Appassionata di birdwatching, lavoro a maglia e giardinaggio, anche se spesso si dedica a cucinare dolci oltre a bere il tè con le amiche, quasi tutte nubili come lei, Miss Marple è la prima figura di detective donna del genere letterario giallo.
«Un vestito di broccato nero, molto schiacciato intorno alla vita. Un pizzo Mechlin era posto a fiocco sulla parte anteriore del corpetto. Indossava guanti di pizzo nero e una cuffia di pizzo nero sormontato da masse ammucchiate di capelli di color neve. Stava lavorando a maglia – qualcosa di bianco, morbido e lanoso. Aveva occhi azzurri benigni e gentili, osservò il nipote e gli ospiti di sua nipote con dolce piacere.» |
Miss Marple e i tredici problemi” (1930) |
Petra Delicado
Ispettrice della Polizia di Barcellona fuori dagli schemi e dal nome ossimorico, Petra Delicado, appare per la prima volta nel romanzo Riti di morte (1996) di Alicia Gimenez Bartlett. La scrittrice spagnola ci presenta una donna ex avvocato che ha lasciato carriera, studio e marito per seguire una via diversa. Ironica, femminista e idealista che insieme al suo stimato vice Fermín Garzón risolve i delitti consumando le suole delle scarpe. Alle indagini raccolte in 12 romanzi e 2 racconti della scrittrice spagnola paragonata ad Andrea Camilleri si è ispirata la serie televisiva “Petra” di Maria Sole Tognazzi e con protagonista Paola Cortellesi.
“La coppia irresistibile del poliziesco iberico, che anima la serie dei celebri romanzi e i telefilm di grande successo. Petra e Fermín, antitetici in tutto e appassionatamente amici, sembrano impersonare i due volti della Spagna eterna. Ragion per cui, battibeccano su tutto, sulle inchieste in corso ma anche e soprattutto sul mondo intero. Inscenando una commedia dentro il poliziesco, un divertimento nella asprezza del noir, che ha fatto della loro creatrice, Alicia Giménez-Bartlett, il simbolo del giallo latino”.
Imma Tataranni
Tra i nomi italiani non può mancare quello di Imma Tataranni, sostituto procuratore dalla memoria prodigiosa abituata a risolvere i casi che le vengono affidati con metodi poco ortodossi, nata dalla penna di Mariolina Venezia, dai cui romanzi è stata creata una serie TV (già alla seconda stagione) diretta da Francesco Amato e con protagonisti Valeria Scalera, Alessio Lapice, Massimiliano Gallo, Carlo Buccirosso su RaiUno. Ad accompagnare la Tataranni nelle indagini che si svolgono nella bellissima Basilicata è l’appuntato Ippazio Calogiuri, ragazzo timido e insicuro con cui si instaura un rapporto di grande complicità. Ma Imma è anche moglie e mamma e a casa la aspettano suo marito Pietro, che è il suo esatto opposto, e la ribelle figlia Valentina, nel pieno dell’età adolescenziale. Come piante tra i sassi è il primo dei sei romanzi di Mariolina Venezia, uscito nel 2009, l’ultimo è “Ecchecavolo. Il mondo secondo Imma Tataranni, ora nelle librerie.
«La dottoressa Tataranni, concentrato di ostinazione e cellulite stipati in una gonna tigrata o in una camicia zebrata, che dissimulava i crateri lasciati dall’adolescenza sul suo viso rotondo sotto una coltre poco uniforme di fondotinta, dondolava le gambe sotto il tavolo perché malgrado i tacchi non toccava terra…».
Lolita Lobosco
Lolita Lobosco, trentasei anni e una quinta di reggiseno, con una passione per le scarpe Louboutin, vicequestore a Bari è il personaggio femminile più attraente della letteratura gialla creato dalla scrittrice pugliese Gabriella Genisi. Compongono il ciclo Lolita Lobosco 8 romanzi: “La circonferenza delle arance” (2010), “Giallo ciliegia” (2011), “Uva noir” (2012), “Gioco pericoloso” (2014), “Spaghetti all’assassina” (2015), “Mare nero” (2016), “Dopo tanta nebbia” (2017), “I quattro cantoni” (2020). I romanzi sono diventati una serie televisiva di successo andata in onda su RaiUno. Ad interpretare Lolita, la bellissima Luisa Ranieri che si è incarnata perfettamente nei panni del vicequestore Lobosco, tornato dal Nord per dirigere una squadra di soli uomini. In un mondo ostinatamente governato dai maschi.
Un commissario di polizia così a Bari non se l’erano mai nemmeno immaginato: Lolita Lobosco detta Lolì, trentasei anni, occhi sempre accesi, lunghi capelli corvini e una quinta di reggiseno che negli uomini evoca la pienezza dei frutti mediterranei. Se avesse paura delle maldicenze dei colleghi e dei notabili, non avrebbe certo scelto di fare la poliziotta. E invece ha deciso di seguire con spavalderia la propria vocazione: combattere le prepotenze, riportare l’ordine nella vita degli altri, farsi rispettare dai maschi senza rinunciare a nessuna vanità.
Erica Falck
Il primo romanzo della serie, La principessa di ghiaccio (2002) ha subito attirato l’attenzione dei lettori, ma è stato Lo scalpellino (2005) a diventare un bestseller consacrando la svedese Camilla Läckberg come una delle scrittrici più importanti del giallo scandinavo. La serie narrativa poliziesca che vede protagonisti la scrittrice Erica Falck e l’ispettore di polizia Patrik Hedström, si svolgono nel paese in cui è nata e cresciuta, Fjällbacka, sulla costa occidentale della Svezia.
“A trentacinque anni, con la sensazione di non sapere bene cosa volere nella vita ma stimolata da un nuovo amore, approfitta del suo status di scrittrice per smascherare menzogne e segreti di una comunità dove l’apparenza conta più di ogni cosa”.
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